Berlusconi, mio dovere continuare per “un’Italia liberale”

IL CAV NON MOLLA E’ quanto scrive il leader di FI in un messaggio inviato ai liberali, riuniti a Roma in ricordo di Renato Altissimo

Berlusconigrande

“Sogno un’Italia liberale” è una frase che “sento anche mia e considero mio dovere continuare a lavorare per quest’obiettivo fino a quando l’avremo raggiunto”. E’ quanto scrive Silvio Berlusconi in un messaggio inviato ai liberali, riuniti oggi a Roma in ricordo di Renato Altissimo. “Renato è stato il leader politico a cui mi sono sentito più vicino per i suoi valori e i suoi ideali di libertà”: un “grande anticipatore che per primo affrontò molti temi che si sono dimostrati fondamentali negli anni successivi per la politica italiana, dalla riforma delle istituzioni al taglio delle spese delle tasse e della spesa pubblica, dal garantismo alla stessa crisi del modello tradizionale di partito”. “Molte di quelle idee le ho riprese nel dare vita a Forza Italia”, ricorda.

“La frase che avete scelto” come titolo – ‘Sogno ancora un’Italia liberale’ – per l’incontro in ricordo di Altissimo, “la sento anche mia”, ribadisce Berlusconi lanciando un assist ai liberali: “so che Renato negli ultimi anni pensava ad un’aggregazione autonoma, capisco l’esigenza” anche a fronte di “tante delusioni che i partiti organizzati hanno offerto. Però continuo a credere che solo dal lavoro comune sia possibile costruire una prospettiva davvero liberale per il nostro Paese”. E – ha concluso – “sono convinto che con la Fondazione Einaudi, gloriosa custode dell’eredità liberale, sarà possibile nel futuro una collaborazione fruttuosa”.