Berlusconi: morte di Craxi in esilio è pagina vergognosa
L’ex premier invia una lettera a Stefania Craxi, nel quindicesimo anniversario della morte del leader socialista
La morte di Bettino Craxi “in esilio è tra le pagine più vergognose della nostra storia recente”. Lo ha affermato il leader di Fi, Silvio Berlusconi, in una lettera inviata a Stefania Craxi, nel quindicesimo anniversario della morte del padre. La figlia del leader socialista, nel rendere pubblico il testo della lettera, ha voluto scrivere: “Il presidente Berlusconi non ha potuto prendere parte alle iniziative per il quindicennale della scomparsa di Bettino che la Fondazione Craxi ha organizzato qui ad Hammamet, perché vittima di una grande ingiustizia”.
Silvio Berlusconi, ricordando nella lettera che Bettino Craxi è stato per lui “un amico leale e sincero” al quale lo “univa un affetto profondo”, afferma che fu il leader socialista “a cogliere, quando nessuno ne era consapevole, la necessità di riformare il nostro assetto istituzionale, per mettere il nostro Paese in condizione di essere governabile e di poter competere con le altre nazioni”.
“La strada che Bettino ha indicato fin dagli anni ’80 – prosegue – si è rivelata quella giusta. La sinistra comunista è morta, anche se le sopravvivono molti dei suoi protagonisti e dei suoi metodi. Il socialismo liberale e riformatore è invece forte ed attivo e sarà un protagonista del 21° secolo. Anche le riforme istituzionali, dopo decenni di tentativi infruttuosi, sono finalmente avviate proprio come lui aveva preconizzato”. Quindi Berlusconi esprime vicinanza a stefasnia Craxi e invia a tutta la famiglia il “saluto più partecipe e affettuoso”.