“Zingaretti e Lombardi? Non scelgo tra due mali diversi. L’autocandidatura di Sergio Pirozzi? Favorisce solo la sinistra”. Silvio Berlusconi, fino a questo momento abbastanza prudente sull’argomento, entra in prima persona nella campagna elettorale del Lazio. E, ai microfoni di una radio molto seguita nella Capitale, spinge con forza il candidato della coalizione, quello Stefano Parisi il cui nome e’ arrivato a valle di estenuanti trattative e nel quadro di un accordo nazionale sulle Politiche: “E’ una figura autorevole – ha detto il leader di Forza Italia parlando di Parisi – un protagonista del mondo del lavoro che e’ in grado di vincere e governare bene. L’unico credibile per capacita’ e l’unico in grado di far funzionare la Regione. Io sono sicuro che i cittadini del Lazio, man mano che lo conosceranno, non avranno dubbi su chi scegliere”. Dichiarazioni che arrivano proprio mentre viene diffuso un sondaggio dell’Istituto Piepoli molto poco incoraggiante per il fronte di centrodestra: Nicola Zingaretti, campione del centrosinistra, volerebbe tra il 38 e il 40% e la pentastellata Roberta Lombardi sarebbe accreditata tra il 25 e il 28. Ma soprattutto, come avevano previsto pressoche’ tutti gli osservatori, divisi si perde, e si perde male: Parisi (sostenuto da FI, FdI, Lega, NcI ed Epi) non supera il 18%, con il sindaco di Amatrice che nella migliore delle ipotesi prenderebbe l’8. Berlusconi, che ai sondaggi in genere da’ fede, attacca dunque a 360 gradi: il governatore uscente “rappresenta 5 anni di immobilismo”, mentre la ‘faraona’ M5s “farebbe precipitare il Lazio nel caos come si trova la Capitale”. E naturalmente, ne ha per il ‘sindaco dello scarpone’: “Il ‘signor’ Pirozzi – Berlusconi dice proprio cosi’ – ha deciso di candidarsi da solo, senza chiedere nulla a nessuno, nemmeno un appuntamento. Evidentemente aveva i suoi motivi. Non lo critico, ma credo che l’unico effetto sia quello di dare possibilita’ di vincere alla sinistra”.
Dal suo comitato, Pirozzi (che ieri ha arruolato nella squadra l’ex parlamentare Pdl Souad Sbai) non resta in silenzio: “Le parole di Berlusconi sono paradossali viene imputata a me la responsabilita’ quando il centrodestra ha scelto il suo mister a 35 giorni dalla finale del campionato. Una strategia – ironizza Pirozzi – che ricorda le ultime disastrose campagne acquisti ‘last minute’ del Milan. Appuntamenti? – prosegue in metafora – I ‘direttori sportivi’ che si sono occupati delle Regionali ricordano quelli di Milanello’, hanno scavalcato Berlusconi a sua insaputa ‘mettendolo davanti al fatto compiuto'”. In serata, intanto, nel corso dell’apertura della campagna elettorale del Pd Roma, dal governatore uscente e’ partita una bordata verso il Campidoglio: “Se c’e’ un problema di impiantistica non e’ un caso, perche’ chi governa questa citta’ se ne frega e preferisce mandare i rifiuti in tutta Italia”. “Rispondo coi fatti – la replica della sindaca Virginia Raggi su Twitter – Il nostro piano rifiuti e’ stato approvato nel 2017 in meno di nove mesi. Quello della Regione e’ aggiornato al 2012. Nel 2016 il Tar ha condannato la Regione inadempiente. Il resto sono chiacchiere elettorali”. Nel pomeriggio invece lo scontro a distanza e’ stato tra Zingaretti e Lombardi: “La pagina Facebook della Asl Roma 4 – afferma la deputata, chiedendo una reazione da parte degli operatori sanitari – pubblica un cartello che invita a votare Zingaretti. E’ un fatto gravissimo”. “La Regione tace?” incalza il M5s Lazio. “Sono passati due giorni – scrive il Comitato Zingaretti – ma ancora da Lombardi non e’ giunta una condanna alle affermazioni del suo fedelissimo Emanuele Dessi’ candidato al Senato per i 5Stelle, che balla con gli Spada e si vanta di picchiare i rumeni. Assistiamo a un suo imbarazzante silenzio”. (Ansa)
