Berlusconi a Pm, ho ricevuto minacce da olgettina: “Mi chiedeva un milione per tacere”

IL PROCESSO Il Cav ha ribadito le sue accuse nei confronti di Giovanna Rigato, una delle ragazze ospitate alle serate di Arcore

rigato

“Mi chiedeva un milione per tacere. Minacciandomi, in caso contrario, di fare rivelazioni alla magistratura e di dare notizie alla stampa in grado di danneggiarmi”. Così Sivio Berlusconi, stando a quanto si è potuto apprendere, ha ribadito davanti ai pm di Milano le sue accuse nei confronti di Giovanna Rigato (foto), una delle olgettine ospitate alle serate di Arcore e poi sentita come testimone nei processi relativi al cosiddetto caso Ruby. L’ex premier è stato sentito come parte lesa. E’ stato lui, nei mesi scorsi, denunciare la 35enne per tentata estorsione nei suoi confronti. Alla deposizione era presente anche l’avvocato Niccolò Ghedini, suo storico difensore.

La presenza del legale si è resa necessaria perché Berlusconi è imputato in procedimento connesso (di recente è stato rinviato a giudizio nel procedimento Ruby ter con l’accusa di corruzione di testimoni)e, in quanto tale, avrebbe anche potuto avvalersi della facoltà di non rispondere. Invece ha deciso di accogliere l’invito dei pm Tiziana Siciliano e Luca Gaglio che lo hanno convocato in Procura e di rispondere alle loro domande. La deposizione è durata in tutto circa un paio d’ore. Chi era presente, ha definito Berlusconi di “ottimo umore” e sempre pronto a scherzare con i magistrati. Da quanto è filtrato, infatti, uno dei pm gli ha fatto notare che l’inchiesta Ruby ter venne aperta nel 2013 (quando su di lui era già scattata l’applicazione della legge Severino in seguito alla condanna per frode fiscale) e dunque senza nessuna intento, da parte della magistratura milanese, di ostacolarlo in vista di un eventuale ritorno in politica. “Vi siete mossi in anticipo”, ha risposto Berlusconi con tono ironico.