Berlusconi si ‘blinda’ con famiglia. E per la Sicilia insiste su ‘virata civica’

A Villa Certosa “si prevedono spettacoli come ai vecchi tempi”. Pochi politici invitati

berlusconi villacertosa

Berlusconi e’ ancora ad Arcore alle prese con il ‘caso Sicilia’ (l’orientamento e’ quello di puntare su Musumeci) poi stacchera’ la spina per recarsi nel suo ‘buen ritiro’ in Sardegna. Dopo il periodo nella beauty farm di Merano rimarra’ a villa La Certosa dove gia’ si sta preparando la tradizionale festa di Ferragosto. Quest’ anno, riferiscono i ben informati, saranno 160 gli ospiti. “Si prevedono spettacoli come ai vecchi tempi, Berlusconi e’ tornato in grande forma per una nuova scesa in campo”, azzarda un ‘big’ azzurro. Ma saranno pochi i politici, l’ingresso dovrebbe essere concesso ai familiari e soprattutto agli amici piu’ stretti. Anche perche’ – sottolineano fonti parlamentari – il Cavaliere avrebbe invitato deputati e senatori ad evitare il ‘sovraffollamento’ azzurro sull’isola. Per tanti anni la villa del Cavaliere e’ stata un via vai di parlamentari intenti anche a chiedere lumi in vista delle elezioni, ma l’ex presidente del Consiglio avrebbe fatto sapere ai suoi di voler restare con i suoi parenti anche perche’ e’ probabile che la settimana prima della fine del mese si trasferira’ a Merano. Per la definizione delle candidature ci sara’ tempo ed e’ una partita che sara’ gestita direttamente dal Cavaliere e non dai coordinatori regionali.[irp]

Nel partito c’e’ chi sostiene che Ghedini abbia gia’ in mano una possibile ‘rosa’ di confermati e di bocciati e il timore di molti parlamentari e’ quello di vedere spazi ristretti in vista delle Politiche. Il pressing di molti dirigenti e’ partito da settimane visto anche i ritorni alla casa madre di molti esponenti che erano fuoriusciti da FI. Ma il Cavaliere intende utilizzare la quarta gamba del centrodestra che nascera’ a settembre proprio per ‘allontanare’ le richieste di chi vorrebbe gia’ vedere il proprio nome nell’elenco. Il ragionamento e’ che chi ha i voti andra’ avanti. Tuttavia la preoccupazione in FI e’ che si possa arrivare ad una ‘rivoluzione’ radicale della classe dirigente. Del resto l’ex presidente del Consiglio in piu’ occasioni ha ribadito di voler un ricambio, tanto che l’idea e’ quella di far entrare energie nuove alla Camera e schierare eventualmente chi ha gia’ piu’ mandati sulle spalle al Senato. L’ex premier inoltre e’ tornato a pensare a come arginare il pericolo astensionismo che colpisce, a suo dire, il centrodestra. A volersi rivolgere a quei liberali arrabbiati che non vanno a votare. Da qui il suo via libera alla lista degli ‘indignati’ in Sicilia portata avanti dal leader di Sicilia Nazione, il professor Armao. Una lista che – questa nell’intenzione dell’ex premier – potrebbe poi essere utilizzata a livello nazionale, qualora ci fossero le condizioni per cambiare la legge elettorale.[irp]

Gia’ nei mesi scorsi Berlusconi aveva pensato ad una lista degli ‘scontenti’, studiando perfino – viene riferito – l’alleanza dei cittadini scontenti nella Repubblica ceca che e’ la seconda forza del Paese. Aveva pensato, spiegano fonti di FI, anche a Del Debbio come figura capace di attrarre chi si sente lontano dalla politica. Il piano che avrebbe potuto drenare consensi alla Lega e a M5s si areno’, per l’esigenza di evitare strappi con il Ppe e di tenere un profilo moderato. Ma ora Berlusconi ha deciso di coniugare quel piano con il progetto civico al quale pensa da tempo. Ovvero di avvalersi soprattutto di figure professionali provenienti dal mondo del lavoro e non dalla politica. Non e’ previsto alcuna ridefinizione dei quadri azzurri ma l’obiettivo e’ quello – e lo ha spiegato diverse volte nelle interviste a quotidiani e tv – di aprire alla societa’ civile. Ma in FI sono molti a frenare sia sulle eventuali liste a supporto di FI (“Vanno a pescare soltanto nel nostro elettorato”, l’obiezione), sia sulla necessita’ di ‘depoliticizzare’ il partito. Le prossime mosse del Cavaliere, anche riguardo ad una lista unica con Fdi e Lega qualora dovesse rimanere la legge elettorale attuale, si capiranno a settembre. Con il Cavaliere che aspetta che si riunisca la Corte dei diritti dell’uomo di Strasburgo per avere agibilita’ politica. Nel caso si chiudessero gli spazi per una sua candidatura a premier il Cavaliere potrebbe puntare su Tajani come possibile nuovo leader.[irp]