Berlusconi torna a parlare e gela i fedelissimi: “Niente primarie”

I suoi fedelissimi, forse, lo preferivano silenzioso, magari impegnato a capire come i vestire i soldi di Mr Bee. Invese Silvio Berlusconi, mentre la notizia del possibile ritorno di Mario Balotelli al Milan fa il giro del mondo, torna ad occuparsi di politica. Ed è una doccia gelata per i suoi. Il Cavaliere infatti boccia le primarie che sono “uno strumento manipolabili”, “meglio gli accordi tra forze politiche” per individuare i candidati sindaco del centrodestra. Una nota che non farà piacere nemmeno a Matteo Salvini che non ha mai fatto mistero di volere fortemente le primarie. Anche per questo, nei giorni scorsi, il governatore della Liguria Giovanni Toti e il capogruppo di FI alla Camera Renato Brunetta, avevano rilasciato dichiarazioni che suonavano come un’apertura sull’ipotesi di scegliere con questo strumento sia i nomi giusti alle comunali che il leader di coalizione. Oggi, invece, è arrivata la sconfessione. E Toti si affretta a chiarire: “Le mie sono riflessioni affidate in questi giorni alla stampa sono riflessioni del tutto personali. Ma se manca l’intesa tra le forze politiche, il ricorso alle primarie può essere un possibile metodo per ritrovare l’unità di cui tutti abbiamo bisogno”.

Esulta, invece, la parte di Forza Italia che condivide pienamente la linea del Cav. “Mi rallegra che Berlusconi si sia espresso contro le primarie che non ho mai considerato, in assenza di una legge che le regolamenti, un valido modello per la scelta dei candidati – commenta il senatore forzista, Altero Matteoli -. Dopo il clamoroso fallimento di quelle indette dal Pd, inseguirle ora noi sarebbe stato quantomeno singolare”. Non ci sta, invece, Ignazio La Russa, uno dei fondatori di Fratelli d’Italia: “Quando Berlusconi parla di accordo politico tra i partiti dice una cosa saggia. Ma quando non c’è un’intesa che facciamo? Io penso che, in mancanza di un accordo tra le forze del centrodestra, piuttosto che far vincere la sinistra dividendoci, è meglio ricorrere alle primarie con l’impegno di convergere su chi le vince”. E sul piede di guerra c’è, ovviamente, anche Raffaele Fitto: “Da mesi abbiamo proposto a Forza Italia le primarie, o comunque meccanismi aperti e di consultazione. Anche per questo sono e siamo stati ostracizzati. Alcuni esponenti di Forza Italia, anche in dialogo con me, avevano effettuato una timida apertura, comunque positiva. E, puntuale, dopo neppure mezza giornata è arrivata la stroncatura da parte di Berlusconi, che commette un altro gravissimo errore. Sbagliare è umano, perseverare…”.

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