Politica

Biden approva l’uso di armi americane in Russia. L’Italia ribadisce il no

Il Presidente degli Stati Uniti Joe Biden ha approvato l’uso delle armi americane all’interno del territorio russo su richiesta dell’Ucraina. L’annuncio è stato fatto dal Segretario di Stato Antony Blinken, che ha anche sottolineato l’impegno della Nato nel rafforzare la propria deterrenza e difesa. Blinken ha ribadito che gli Stati Uniti garantiranno un supporto continuo all’Ucraina nel suo percorso di adesione alla Nato.

Blinken ha dichiarato: “L’ho detto l’altro giorno: il segno distintivo del nostro impegno, del nostro sostegno all’Ucraina in questi oltre due anni, è stato quello di adattarci e adeguarci, se necessario, per far fronte a ciò che sta realmente accadendo sul campo di battaglia per garantire che l’Ucraina abbia ciò di cui ha bisogno”. Ha aggiunto che questa decisione risponde alla situazione critica nella regione di Kharkiv e alle sue recenti osservazioni durante il viaggio a Kiev. L’Ucraina ha richiesto l’autorizzazione per utilizzare le armi fornite dagli USA anche contro le forze russe che operano dal territorio russo. “E questo è arrivato dritto al Presidente. E come avete sentito, (Biden) ha approvato l’uso delle nostre armi per quello scopo”, ha affermato Blinken.

Secondo indiscrezioni già emerse ieri, Biden avrebbe segretamente dato il permesso all’Ucraina di usare armi americane per colpire all’interno della Russia. Due funzionari americani citati da CBS hanno confermato questa svolta strategica, che gli alleati di Kiev sperano possa influenzare l’andamento della guerra. Blinken ha sottolineato l’importanza di adattarsi continuamente alle necessità dell’Ucraina. “Andando avanti, continueremo a fare ciò che abbiamo fatto, ovvero, se necessario, adattarci e adattarci. E questo, come ho detto, è stato un segno distintivo del nostro impegno. Continuerà ad esserlo perché ho anche detto molte, molte volte che vogliamo essere sicuri di procedere consapevolmente”, ha affermato.

Inoltre, Blinken ha invitato a considerare la questione in un contesto più ampio, riflettendo sull’impegno costante degli Stati Uniti e dei loro alleati nel supportare l’Ucraina. “Ero a Kiev un paio di settimane fa e uno dei miei messaggi (che ho portato) allora era che l`Ucraina non è sola. Mentre il popolo ucraino continua a lottare per la propria libertà, per la propria indipendenza, per la propria prosperità, per il proprio futuro democratico – un futuro in cui decidono da soli la traiettoria del proprio Paese – non sono soli. Gli Stati Uniti sono con loro. Un alleato dopo l`altro, la Nato e molti altri paesi sono con loro. E oggi ho sentito che ciò si è rafforzato, (l’ho sentito) forte e chiaro tra gli alleati della Nato”.

La reazione internazionale è stata variegata. I Paesi Bassi hanno dichiarato che non impediranno all’Ucraina di utilizzare i caccia F-16 per la propria autodifesa anche in Russia, come affermato dal capo della diplomazia olandese, Hanke Bruins Slot. La Germania, precedentemente contraria, ha cambiato posizione, permettendo ora all’Ucraina di usare le armi occidentali sul suolo russo. Dall’altra parte, l’Italia mantiene una posizione ferma. Il ministro della Difesa Guido Crosetto ha dichiarato: “La Costituzione ci dice che le armi devono essere usate per la difesa dell’Ucraina, ma non possono essere usate per altri scopi”. Crosetto ha ribadito l’importanza di seguire le leggi e la postura internazionale dell’Italia, sottolineando la necessità di cercare una soluzione di pace. In sintesi, la decisione di Biden rappresenta un cambiamento significativo nella strategia degli Stati Uniti e ha suscitato reazioni diverse tra gli alleati occidentali, con alcuni che sostengono l’uso esteso delle armi e altri che mantengono riserve per motivi legali e costituzionali.

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