A soli dieci giorni dall’inizio delle primarie repubblicane, una spettacolare disputa verbale tra il presidente degli Stati Uniti, Joe Biden, e l’ex capo della Casa Bianca, Donald Trump ha scosso il panorama politico statunitense. Le accuse reciproche hanno fornito abbondante materiale alla stampa statunitense e internazionale, alimentando ulteriormente il clima già acceso in vista delle elezioni presidenziali di fine 2024.
L’epicentro della polemica è stato il discorso di Biden durante un comizio in Pennsylvania, in cui ha accusato Trump di utilizzare “la retorica della Germania nazista”, di “abbracciare la violenza politica” e di preparare un nuovo “assalto alla democrazia”. Questi punti chiave sono emersi nel contesto delle celebrazioni del terzo anniversario dell’attacco al Congresso, un evento cruciale nella storia recente degli Stati Uniti. Il presidente Biden ha iniziato il suo intervento affermando: “Oggi ci siamo ritrovati un giorno prima del 6 gennaio, un giorno impresso per sempre nella nostra memoria perché è stato il giorno in cui abbiamo quasi perso l’America”. Ha sollevato l’importante domanda sulla sacralità della democrazia americana e ha indicato le elezioni del 2024 come il momento cruciale per rispondere a questa domanda.
La risposta di Trump non si è fatta attendere. Accusando Biden di “debolezza, incompetenza, corruzione e fallimento”, l’ex presidente ha sostenuto che l’attuale leader ha organizzato un “evento elettorale patetico” in Pennsylvania che semina paura. Trump ha anche replicato alle accuse di Biden riguardo all’assalto al Capitol, affermando che il presidente in carica ha lasciato il lavoro sporco ad altri, ritirandosi alla Casa Bianca. Il clima elettorale già teso è stato ulteriormente alimentato dalle indagini in corso sulla candidabilità di Trump, con la Procura di New York che cerca un risarcimento di 370 milioni di dollari in relazione a questioni finanziarie. Inoltre, la Corte Suprema si occupa della sua candidabilità dopo lo stop in alcuni Stati, in base al 14esimo emendamento.
La retorica accesa tra i due contendenti ha portato a una potenziale escalation, con il candidato presidenziale repubblicano Ron Desantis che sta esaminando l’ipotesi di escludere Biden dalle primarie in Florida. Una mossa che segue l’interdizione nelle primarie in Maine, basata sul 14esimo emendamento, che potrebbe escludere funzionari statali coinvolti in insurrezioni o rivolte contro la Costituzione. Il confronto senza precedenti e l’uso della magistratura come arma politica potrebbero definire il corso delle primarie repubblicane, lasciando il paese in attesa di ulteriori sviluppi in questa spettacolare battaglia verbale.