Biden passa testimone a Harris: “Salvare la democrazia”, E riconosce i suoi “errori”

Biden passa testimone a Harris: “Salvare la democrazia”, E riconosce i suoi “errori”
Joe Biden e Kamala Harris
20 agosto 2024

In una delle sue ultime apparizioni pubbliche prima di lasciare la Casa Bianca, il presidente degli Stati Uniti Joe Biden ha formalmente passato il testimone alla sua vicepresidente, Kamala Harris, sottolineando l’importanza cruciale delle prossime elezioni di novembre per il futuro della democrazia americana. Durante il suo discorso alla Convention democratica, Biden ha ripercorso momenti chiave della sua presidenza e ha tracciato un chiaro parallelo tra le sfide del passato e quelle che attendono il Paese, ribadendo la necessità di preservare e proteggere i valori democratici.

Il ritorno al 6 gennaio 2021

Biden ha iniziato il suo discorso evocando il tragico attacco del 6 gennaio 2021 al Campidoglio, un evento che ha scosso profondamente la nazione e che ha rappresentato una minaccia diretta alla democrazia americana. “Sono qui davanti a voi in questa notte di agosto per dirvi che la democrazia ha prevalso. La democrazia ha funzionato. E ora la democrazia deve essere preservata”, ha affermato Biden, con la voce carica di emozione e determinazione. Quella giornata drammatica, avvenuta pochi giorni prima del suo insediamento, è stata per Biden un richiamo potente alla fragilità delle istituzioni democratiche e alla necessità di vigilare costantemente per difenderle.

Una battaglia per l’anima dell’America

Nel suo discorso, Biden ha descritto il momento attuale come una “battaglia per l’anima stessa dell’America”, richiamando la sua missione di guida del Paese non solo verso un futuro migliore, ma anche lontano dagli spettri del passato. Ha sottolineato il suo impegno a “far andare avanti l’America, non a farla tornare indietro”, e a opporsi “all’odio e alla violenza in tutte le sue forme”. In un’epoca segnata da crescenti divisioni sociali e politiche, il presidente ha riaffermato la necessità di una nazione che prosperi nella diversità, senza demonizzare nessuno e senza lasciare indietro nessuno.

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Questo discorso, durato oltre 45 minuti, è stato un appello a rimanere fedeli ai valori fondamentali su cui è stata costruita l’America. Biden ha espresso la sua visione di un Paese che accoglie la diversità come una forza, piuttosto che come una debolezza, e ha esortato i cittadini a unirsi per proteggere questa visione inclusiva contro coloro che cercano di minarla.

 

 

Rancore e ritiro: un messaggio di unità

Nonostante le pressioni ricevute da alcuni esponenti del Partito Democratico affinché si ritirasse dalla corsa per la Casa Bianca, Biden ha dichiarato di non nutrire rancore. “Vedete, è stato l’onore della mia vita servire come vostro presidente. Amo l’incarico, ma amo di più il mio paese”, ha detto Biden, rispondendo alle critiche con un messaggio di umiltà e di servizio al bene comune. “E tutto questo parlare di quanto sono arrabbiato con tutte le persone che hanno detto che avrei dovuto lasciare, non è vero. Amo di più il mio paese e dobbiamo preservare la nostra democrazia”.

Le parole di Biden non erano solo una risposta alle critiche, ma anche un invito alla coesione all’interno del partito e del Paese. La sua decisione di sostenere apertamente Kamala Harris come sua erede politica è stata vista come un passo importante verso la costruzione di una continuità all’interno della leadership democratica.

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Kamala Harris: un presidente per il futuro

Biden ha indicato Kamala Harris come il futuro della leadership democratica, dipingendola come un presidente di cui i cittadini potranno essere fieri. “Sarà un presidente rispettato dai leader mondiali, perché lo è già”, ha affermato Biden, lodando le qualità diplomatiche e di leadership della vicepresidente. “Sarà un presidente di cui possiamo essere tutti orgogliosi e sarà un presidente storico che metterà il suo marchio sul futuro dell’America”.

Inoltre, Biden ha promesso di essere il “miglior volontario” per la campagna elettorale di Kamala Harris e del candidato alla vicepresidenza Tim Walz. La sua promessa di impegno personale nella campagna riflette la sua determinazione a garantire che l’America continui ad essere “un luogo di possibilità, non solo per pochi, ma per tutti”. Con queste parole, Biden ha voluto trasmettere il messaggio che la lotta per la democrazia e l’inclusività non è solo il compito di un presidente, ma di tutti i cittadini.

Il bilancio di Biden: errori e cuore

Concludendo il suo discorso, Biden ha fatto un bilancio del suo mandato, riconoscendo gli “errori” commessi, ma affermando di aver dato “cuore e anima” al Paese durante la sua presidenza. “Voglio che sappiate quanto sono grato a tutti voi”, ha detto, rivolgendosi direttamente al popolo americano, e chiudendo con un richiamo all’unità nazionale: “Questa è l’America. Non c’è niente che non possiamo fare”.

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Le sue parole, dense di emozione e significato, hanno risuonato come un richiamo alla speranza e alla possibilità di costruire un futuro migliore, in cui la democrazia non solo sopravvive, ma fiorisce. Biden ha lasciato il palco con un chiaro messaggio: la lotta per l’anima dell’America è tutt’altro che conclusa, e il futuro del Paese dipende dalla capacità di ogni cittadino di impegnarsi per proteggere i valori che hanno reso grande la nazione.

In questa fase cruciale della storia americana, il discorso di Biden rappresenta un invito all’azione, una richiesta di unità e un promemoria del fatto che la democrazia richiede vigilanza, impegno e, soprattutto, la volontà collettiva di preservare i valori su cui è stata fondata. Kamala Harris, ora investita del compito di guidare il Paese, rappresenta la continuità di questa visione e la speranza di un futuro luminoso per l’America.

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