Bimba morta a 9 mesi, testimone: suo padre cantava con gioia

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genitori auroraI genitori della piccola Aurora (in foto) hanno accolto la morte della loro bambina con “manifestazioni di euforia”. Lo ha assicurato uno dei testimoni ascoltati questa mattina nel corso del processo a carico di Marco Falchi e Olivia Beatrice Grazioli, i genitori della bambina morta a Milano nella notte tra il 26 e il 27 febbraio 2015 per un arresto cardiaco provocato, stando alle indagini condotte dal pm Cristian Barilli, da “grave disidratazione” e “iponutrizione cronica gravissima”. “La mattina successiva alla morte di Aurora ho sentito Falchi cantare. Un momento di gioia per me incomprensibile”, ha raccontato l’uomo che abita nello stesso stabile di Via Filippo Severoli, periferia Ovest di Milano, dove vivono i genitori di Aurora. Poi la situazione cambiò all’improvviso: “Nei giorni successivi ebbero un atteggiamento di chiusura con grosse tensioni fra loro”. Il testimone ha anche riferito il racconto di una sua vicina di casa, impossibilitata a rendere testimonianza perché colpita da tumore, sulle precarie condizioni igieniche della piccola: “Una signora, che abita nel nostro stabile, mi raccontò che una volta prese Aurora in braccio. Mi disse che la bambina puzzava. Lei ha tre figli e precisò che quello non era l’odore normale di un bebè che semplicemente deve essere cambiato. Così passo la bambina a un’altra persona perché non ce la faceva più a tenerla in braccio”.

Marco Falchi, ha detto ancora il testimone in aula, aveva una personalità mutevole e lunatica. “Un uomo poliedrico – l’ha definito – che passava molto tempo in casa. Diceva di voler trovare un lavoro, ma la sua ricerca di un’occupazione si fermava alle parole”. Flachi e la convivente Grazioli, imputati con l’accusa di maltrattamenti in famiglia aggravati, vivevano dunque di “espedienti”, tanto che in diverse occasioni bussavano alla porta dei vicini di casa alla ricerca di generi elementari di prima necessità. “Una volta mi chiesero pane o crackers. Risposi che avevo solo una pizza surgelata”. Circostanza confermata da un altro vicino di casa dei Flachi, pure lui ascoltato questa mattina in aula come testimone: “I genitori di Aurora bussarono alla mia porta chiedendomi del latte. Non latte specifico per bebè, una normale confezione di latte vaccino”. Almeno all’apparenza, il quadro che emerge è insomma quello di un contesto di profondo degrado. Tuttavia Flachi e Grazioli fecero alcuni acquisti importanti nei giorni stessi del decesso della bambina. “Dopo la morte della figlia – ha affermato il testimone – hanno sostituito la caldaia, una spesa intorno ai mille euro”. Nel corso del processo in via di svolgimento davanti alla Corte d’Assise di Milano era già stato accertato che i due avevano comprato una macchina nuova, prezzo 9.300 euro, nel giorno stesso del morte della piccola Aurora.