Bimbo morto a Ragusa: notte d’interrogatori in Questura
A Ragusa gli inquirenti lavorano incessantemente per dare un nome e un volto a chi ha strangolato e gettato sabato scorso in un canalone di Santa Croce Camerina il piccolo Andrea Loris Stival. Orazio Fidone, il cacciatore che ha ritrovato il corpo del bambino di 8 anni, è stato nuovamente convocato da polizia e carabinieri che lo hanno ascoltato per oltre sei ore in Questura. L’uomo, al quale è stata sequestrata l’auto per consentire i rilievi della scientifica, non è indagato ed è stato sentito senza un avvocato. L’interrogatorio avrebbe avuto come oggetto delle munizioni trovate nella sua abitazione e per le quali l’uomo non ha le necessarie autorizzazioni. All’uscita dalla Questura di Ragusa, Fidone non ha risposto ai giornalisti assiepati davanti all’ingresso. Poco prima di lui era toccato ai vicini di casa della famiglia Stival essere sentiti dai magistrati, tra cui un diciottenne. Gli esperti biologi della polizia scientifica e dello Sco, intanto, hanno compiuto un nuovo sopralluogo nella zona dove è stato ritrovato il cadavere.I magistrati ritengono probabile che il bambino possa essersi allontanato dalla scuola, dove la madre lo aveva accompagnato, insieme a qualcuno che conosceva bene e di cui si fidava. Per questo le piste al momento restano tutte aperte. La Procura, che non ha ancora iscritto nessuno nel registro degli indagati, sta procedendo per sequestro di persona e omicidio volontario.