Bindi, serve riforma legislazione misure prevenzione. Caruso? Nessuna polemica

3 marzo 2014

“Sia l’Agenzia per i beni confiscati che l’intera legislazione in materia di misure di prevenzione vanno riviste. E’ possibile dirlo ora, dopo un periodo di sperimentazione, che ha dato anche buoni frutti”. E’ quanto afferma il presidente della commissione Antimafia, Rosy Bindi, oggi a Palermo per un’audizione dei magistrati della Dda di Palermo. “In questo Paese  – ha aggiunto -pesano molto i poteri criminali e il costo della corruzione che va combattuta, ma gli strumenti di cui disponiamo sono insufficienti, soprattutto per quanto riguarda la prescrizione di questo reato”. E si dice favorevole “a proposte che ci sono state formulate oggi, alla modifica dei nostri codici penale e di procedura penale, nella direzione del rafforzamento delle pene e dell’effettivita’ della pena dei poteri mafiosi, colpendo i ‘reati spia’ e tra questi c’e’ senz’altro la corruzione”.

In merito alle dichiarazioni dell’ex direttore dell’Agenzia per i beni confiscati, Giuseppe Caruso, che si e’ espresso criticamente, tra l’altro, sui comportamenti di alcuni amministratori giudiziari, Bindi ha detto: “Per quanto ci riguarda, non c’e’ stata alcuna polemica. Abbiamo ascoltato Caruso per avere spiegazioni sulle sue affermazioni, mossi solo dall’intento di sequestrare e confiscare piu’ beni possibili e di metterle a disposizione della collettivita’”.

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