Birmania, la tragedia dimenticata della minoranza rohingya

Una persecuzione dimenticata. Da anni la minoranza musulmana rohingya della Birmania, considerata dall’Onu una delle più vessate al mondo, sfida ogni tipo di pericoli per fuggire in Thailandia o in Malesia. I rohingya sono un gruppo etnico di religione musulmana di un milione e trecentomila persone che vive in maggioranza nello stato birmano del Rakhine, una regione sul golfo del Bengala che confina a nord con il Bangladesh.Da giugno il governo birmano ha dichiarato lo stato d’emergenza nel Rakhine dove si sono verificati duri scontri tra la maggioranza buddista e la minoranza musulmana. In seguito alle violenze, in cui sono rimaste uccise una trentina di persone, migliaia di rohingya hanno cercato di lasciare la Birmania. L’ondata di violenze, esplosione di una rabbia sorda che covava da tempo sottotraccia, sono scoppiate dopo lo stupro e l’omicidio di una ragazza buddista, attribuita a tre giovani rohingya.

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