Blitz antimafia in Sicilia, arrestato un deputato regionale. Coinvolti anche sindaco e consiglieri comunali
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Un’operazione di vasta portata condotta dai carabinieri del ROS, coordinati dalla procura di Catania, ha portato all’arresto di 19 persone, tra cui spicca il nome del deputato all’Assemblea regionale siciliana (ARS) Giuseppe Castiglione. L’indagine, che ha scoperchiato presunti accordi tra politica e mafia, ha coinvolto anche il consigliere comunale di Sicilia Futura a Misterbianco, Matteo Marchese, il sindaco di Ramacca, Nunzio Vitale, e il consigliere comunale della stessa cittadina, Salvatore Fornaro, vicepresidente del Consiglio.
L’accusa: scambio elettorale politico-mafioso
Giuseppe Castiglione, capogruppo dei Popolari e Autonomisti all’ARS e membro della commissione Antimafia di Palazzo dei Normanni, è accusato di aver stretto un patto con i vertici del clan mafioso Santapaola-Ercolano. Secondo la procura di Catania, Castiglione avrebbe accettato la promessa di voti in cambio della realizzazione di interessi del clan, in particolare relativi all’affidamento di lavori pubblici e servizi connessi alla gestione del cimitero di Catania. Castiglione, eletto nel 2022 con 5.397 preferenze nel collegio di Catania, era già noto per essere stato presidente del consiglio comunale del capoluogo etneo.
Anche il sindaco di Ramacca, Nunzio Vitale, e il consigliere Salvatore Fornaro sarebbero finiti nel mirino degli inquirenti. I due, candidati nella lista “Ramacca costruiamo una bella storia”, avrebbero ottenuto il sostegno elettorale di Cosa nostra in cambio della promessa di affidare lavori pubblici a ditte vicine alla cosca.
L’operazione: 19 arresti e sequestro di beni
L’operazione, eseguita da oltre 100 militari nelle province di Catania (Catania, Ramacca e Palagonia) e Bologna, ha portato all’esecuzione di un’ordinanza di custodia cautelare emessa dal GIP di Catania su richiesta della Direzione Distrettuale Antimafia. I reati contestati vanno dall’associazione mafiosa allo scambio elettorale politico-mafioso, dall’estorsione al trasferimento fraudolento di valori. Contestualmente, è stato notificato un decreto di sequestro preventivo di beni per un valore di 300.000 euro, tra cui due società attive nel settore delle onoranze funebri.
Il contesto: mafia e politica, un legame ancora vivo
L’inchiesta ha portato alla luce un sistema di relazioni pericolose tra politica e mafia, con accordi che risalgono al periodo delle elezioni regionali siciliane del 15 ottobre 2022. Secondo gli investigatori, il clan Santapaola-Ercolano avrebbe offerto sostegno elettorale ai politici in cambio di favori nell’affidamento di appalti pubblici, confermando un modus operandi che sembra resistere nonostante decenni di lotta alla criminalità organizzata.