Bob Dylan, il poeta della musica americana compie 75 anni. E continua a suonare dal vivo
ANNIVERSARIO La rivista “Time” nel 1998 lo ha incluso nella lista delle 100 personalità più influenti del secolo e nel 2008 ha vinto un premio Pulitzer
Arrivò a New York dal profondo nulla degli Stati Uniti. Qui trovò un nome, Bob Dylan, una musica che cambiò il pop, una visione che si ritrova in tutti i suoi testi-poesie. Robert Allen Zimmerman è nato infatti il 24 maggio del 1941 a Duluth, in Minnesota, e nonostante domani compia 75 anni, continua senza sosta a pubblicare album e a fare concerti, portando in giro il suo Never Ending Tour dal 1988. A dire la verità il grande cambiamento nella carriera di Bob Dylan arrivò nel 1961, quando il critico musicale del New York Times pubblicò una recensione entusiasta di un suo concerto. A quel punto arrivò Columbia Records, la fama, gli album più rivoluzionari. La sua grandezza non si misura con i Grammy e con le apparizioni televisive, ma con la traccia che le sue canzoni hanno lasciato, colonna sonora di battaglie per i diritti civili e inni pacifisti da generazioni. La rivista “Time” nel 1998 lo ha incluso nella lista delle 100 personalità più influenti del secolo e nel 2008 ha vinto un premio Pulitzer per il suo impatto sulla cultura e sulla musica americana, non era mai successo a un musicista rock.
Passato dalla ribellione, alle droghe, dalla rinascita country degli anni ’60, alla psichedelia, Dylan da sempre riassume una quantità infinita di elementi. Come quando negli anni ’80 si avvicinò alla religione. O ancora quando nel 1988 decise di consacrare la sua vita alla musica dal vivo, girando il mondo nel Never Ending Tour con 2.700 dato, circa 100 all’anno e senza mai fermarsi per più di tre mesi di fila. Ha fatto pubblicità (pre Ibm, per Fiat Chrysler) e nel marzo del 2016, ha venduto il suo archivio personale (6.000 oggetti) alla George Kaiser Family Foundation e alla University of Tulsa per una somma compresa tra i 15 e i 20 milioni di dollari. Dopo la crisi alla fine degli anni ’80 e nei primi anni ’90 Dylan è tornato con capolavori come Time Out of Mind”, “Love and Theft” e “Modern Times”, album paragonabili ai successi di metà anni ’60: “Bringing It All Back Home”, “Highway 61 Revisited” e “Blonde on Blonde”, la trilogia più famosa della storia del rock. Il 20 maggio ha anticipato i festeggiamenti pubblicando il suo trentasettesimo album “Fallen Angels”, che contiene cover di pezzi classici della tradizione musicale americana.