Il maestro Franco Zeffirelli, firma regia e scenografia de La Boheme di Giacomo Puccini trasmessa in diretta satellitare dal Metropolitan Opera di New York in 200 cinema italiani il prossimo 8 aprile, alle 19.30. Il suo incommensurabile amore per la lirica nasce, come lui stesso dichiara: ”Da sempre. Da bambino mi regalarono un teatrino di burattini e alla radio sentivo sempre le cantanti o i cantanti, e mi facevo dire, da mia zia e da mia mamma, chi eran questi. Fin da bambino ho visto, ho inventato le mie immagini che, stranamente, erano intuizioni giuste, anche come spettacolo”. Franco Zeffirelli aveva quarant’anni quando realizzo’ il suo allestimento de La Boheme, messo in scena per la prima volta nel 1963. La Boheme di Giacomo Puccini e’ universalmente riconosciuta come una delle opere liriche piu’ articolate dal punto di vista registico e scenografico, fu proprio questo a ispirare l’ideazione dell’intramontabile allestimento ideato dal Maestro, in grado di valicare i confini spazio-temporali e generazionali. L’opera piu’ rappresentata al MET, narra la storia delle appassionate vite di quattro amici, trascorse in una fredda soffitta di un sobborgo di Parigi, in cui, mentre affrontano una dura e crescente poverta’, i loro grandi sogni artistici incrociano piacevolmente il dolce e indimenticato amore giovanile. La Boheme per la regia e la scenografia di Franco Zeffirelli, fu rappresentata per la prima volta al Metropolitan Opera di New York nel 1964.
Il Maestro ricorda cosi’ quella prima messa in scena: ”Generalmente, anzi sempre, io ricordo i miei spettacoli attraverso chi vi era come interprete. Quindi, allora, capito’ una squadretta non male, ma la mia Boheme ha attratto sempre, era un’occasione per tutti, grandi e piccolini, perche’ metteva a posto le differenze”. Nella sua lunga carriera artistica, ricca di indimenticabili successi cinematografici e teatrali, La bisbetica domata, Romeo e Giulietta, Fratello sole, sorella luna, Gesu’ di Nazareth, Aida, La Boheme, solo per citarne alcuni, il maestro Zeffirelli ha insegnato al suo pubblico quanto la contemplazione della bellezza, in tutte le sue forme, possa far bene al cuore dell’uomo e della societa’, una bellezza che oggi il mondo pare aver dimenticato. Quello del prossimo 8 aprile e’ pertanto un appuntamento importante per tutti gli amanti dell’Opera e del Teatro Lirico in generale, ma e’ soprattutto un’occasione, per l’Italia e per gli italiani, di esprimere l’immensa e dovuta gratitudine nei confronti di un artista che ha generosamente offerto al pubblico internazionale la sua arte, realizzando capolavori di inestimabile valore che hanno reso ancora piu’ grande l’Italia nel mondo.