Bollente bilancio di metà estate: caldo africano 35 giorni su 48

Aumento siccità dovuto anche per deficit di pioggia del -28% a livello nazionale

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Una estate rovente. Un mese e mezzo è passato dal primo giorno dell`estate meteorologica, 48 giorni, ed è tempo di fare un bilancio di questa prima metà della stagione. Come ha analizzato Simone Abelli, meteorologo del Centro Epson Meteo, finora 35 giorni sui 48 in analisi sono stati caratterizzati dalla presenza dell’Anticiclone Nord-Africano. Sono state 3 finora le ondate di calore sull’Italia: due nel mese di giugno, una nella prima metà del mese di luglio. “È interessante notare che – spiega il meteorologo Flavio Galbiati – durante l’ultima ondata di caldo africano tra il 5 ed il 13 luglio, con un caldo che al Sud però si è attenuato solo nel weekend del 15-16 luglio, le temperature massime dei principali capoluoghi italiani sono state mediamente superiori ai 30°C, con 5 giorni in cui la media è stata addirittura di 33°C.” L’aria rovente di origine africana ha provocato tre ondate di caldo, per un totale di 26 giorni di caldo intenso. A conferma di questo, l’estate 2017 finora in Italia è stata complessivamente più calda di +2,1°C, anomalia che la posiziona tra le 4 estati più calde degli ultimi 60 anni.[irp]

Secondo quanto successo finora, infatti, questa estate 2017 può giocarsi il secondo gradino del podio con l’estate del 2012 e quella del 2015, mentre sul primo gradino resta (per ora) indisturbata la rovente l’estate del 2003. Ma se la prima metà è stata decisamente più calda della norma, cosa aspettarsi tra fine luglio e agosto? La situazione non sembra migliorare in questa seconda metà di luglio: nei prossimi giorni, infatti, vivremo la quarta ondata di caldo della stagione che probabilmente ci accompagnerà quasi fino alla fine del mese. Tutto si deciderà con il mese di agosto, ma è ancora troppo presto per sapere come si concluderà l’estate. Se giugno 2017 è stato estremamente caldo e (ancora) siccitoso, le poche piogge della prima metà del mese di luglio di certo non hanno potuto alleviare la condizione di siccità. Il deficit di pioggia di questa prima metà d’estate a livello nazionale è del -28% con le anomalie più elevate al Centro-Sud. Sulle regioni centrali, in particolare, da inizio giugno è caduto il -73% della pioggia. Il deficit di piogge è del -21% al Sud mentre sulle Isole il deficit sale al -42% e -44% rispettivamente in Sardegna e Sicilia. La mancanza di precipitazioni al Sud, normale per questo periodo, non presenta variazioni rispetto al dato di inizio estate, ma la gravità della siccità resta elevata a causa della scarsità di precipitazioni lasciata in eredità dai mesi precedenti. Al Nord, invece, nell’ultimo mese e mezzo è caduto il -14% della pioggia al Nord-Ovest ed il -10% al Nord-Est.[irp]