Economia

Bollette, istruttoria su possibile intesa

Nella riunione del 7 febbraio 2018, l’Autorita’ ha deliberato l’avvio di un procedimento istruttorio nei confronti delle societa’ TIM, Vodafone, Fastweb, Wind Tre e dell’associazione di categoria Assotelecomunicazioni – Asstel per accertare se tali imprese, anche tramite la suddetta associazione abbiano, in violazione dell’art. 101 del TFUE, coordinato la propria strategia commerciale connessa alla cadenza dei rinnovi e alla fatturazione delle offerte sui mercati dei servizi al dettaglio di telecomunicazione elettronica fissi e mobili, a seguito dell’introduzione dei nuovi obblighi regolamentari e normativi. Secondo l’ipotesi istruttoria, il coordinamento suddetto e’ sfociato da ultimo nell’adozione di pressoche’ identiche modalita’ di attuazione dell’obbligo introdotto dall’articolo 19 quinquiesdecies del D.L. n. 148/2017 (convertito dalla L. n. 172/2017) per gli operatori di servizi di comunicazione elettronica di prevedere per i contratti stipulati una cadenza di rinnovo delle offerte e della fatturazione dei servizi su base mensile o di multipli del mese. Fastweb, TIM, Vodafone e Wind Tre hanno, infatti, comunicato quasi contestualmente ai propri clienti che, in ottemperanza al suddetto obbligo , la fatturazione delle offerte e dei servizi sarebbe stata effettuata su base mensile e non piu’ di quattro settimane e di voler attuare di conseguenza una variazione in aumento del canone mensile per distribuire la spesa annuale complessiva su 12 mesi, anziche’ 13.

Il supposto coordinamento tra TIM, Vodafone, Fastweb e Wind Tre sarebbe finalizzato a preservare l’aumento dei prezzi delle tariffe determinato dalla iniziale modifica della periodicita’ del rinnovo delle offerte (da mensile a quattro settimane), e a restringere al contempo la possibilita’ dei clienti-consumatori di beneficiare del corretto confronto concorrenziale tra operatori in sede di esercizio del diritto di recesso. Per raggiungere tale finalita’, i quattro operatori avrebbero concertato la variazione delle condizioni contrattuali comunicate ai propri clienti in ottemperanza agli obblighi normativi. Il provvedimento di avvio dell’istruttoria non esclude la possibilita’ che l’intesa tra gli operatori telefonici abbia una durata e una portata piu’ ampia e risalga all’introduzione stessa della cadenza delle quattro settimane dei rinnovi e all’incremento del prezzo unitario delle prestazioni offerte che ne e’ conseguito. Nella giornata di oggi, i funzionari dell’Autorita’ hanno svolto ispezioni nelle sedi delle societa’ interessate e presso l’associazione di categoria, con l’ausilio del Nucleo speciale Antitrust della Guardia di Finanza. Il procedimento si concludera’ entro il 31 marzo 2019.

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