A Bologna false fidejussioni per oltre 100 milioni di euro, 22 persone denunciate. Truffati enti pubblici e soggetti privati

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False fidejussioni per oltre 100 milioni di euro, 22 persone denunciate e 600mila euro sequestrati: sono i numeri dell’operazione ‘Carta Straccia’ condotta dalla guardia di finanza di Bologna con il coordinamento della Procura felsinea. Secondo la ricostruzione degli investigatori sono stati truffati enti pubblici e soggetti privati da due distinte organizzazioni criminali che, operando di fatto allo stesso modo, gestivano due Consorzi di Garanzia Fidi felsinei i quali rilasciavano garanzie fideiussorie senza disporre delle previste autorizzazioni ed in carenza delle coperture finanziarie per far fronte alle stesse. Complessivamente sono state denunciate 22 persone, a vario titolo, per i reati di associazione a delinquere finalizzata principalmente all’esercizio abusivo dell’attivita’ finanziaria, riciclaggio e truffa. Nei confronti di uno di questi, al momento irreperibile, sono ancora in corso le ricerche tese al rintraccio ai fini dell’arresto. Sono stati inoltre sottoposti a sequestro 600mila euro.

Nello specifico, le indagini svolte dai militari del nucleo di polizia tributaria e coordinate dal pm Marco Forte, sono partite inizialmente dallo sviluppo di mirati controlli antiriciclaggio. Il modus operandi delle due organizzazioni, spiegano i finanzieri, prevedeva l’individuazione dei potenziali clienti mediante pubblicita’ sul web o procacciati attraverso una rete di broker compiacenti operanti sull’intero territorio nazionale a cui poi venivano offerte garanzie fidejussorie a prezzi molto vantaggiosi (pari a circa il 50-60% in meno di quelli di mercato). Secondo l’accusa, i referenti dei Consorzi interessati si sono resi responsabili oltre che dell’emissione delle fidejussioni senza averne titolo (ipotesi configurante il reato di “esercizio abusivo dell’attivita’ finanziaria”), anche della distrazione di somme dalle citate societa’ consortili in costanza della procedura fallimentare, nel frattempo avviata incorrendo cosi’ nel reato di bancarotta fraudolenta. Sono state altresi’ ipotizzate responsabilita’ penali anche nei confronti dei broker, ‘per aver indirizzato la propria clientela verso i Consorzi, proponendo, di fatto, prodotti finanziari “fasulli”. Alla fine gli ignari contraenti, costituiti sia da soggetti privati che enti pubblici, convinti di avere tra le mani una polizza di garanzia hanno scoperto, loro malgrado, come in realta’ le stesse non fossero altro che “carta straccia” subendo, di conseguenza gravi danni economici allorquando si sono trovati di fronte all’impossibilita’ di escutere la fideiussione sottoscritta.

Le somme illecitamente arrivate dai clienti, pari a circa 3 milioni di euro, attraverso una serie di “alchimie contabili” e manovre finanziarie, sono state movimentate tra conti correnti intestati a societa’ nazionali ed estere per poi essere polverizzate attraverso la connivenza di soggetti terzi poi denunciati per il reato di riciclaggio. Le fiamme gialle bolognesi sono riuscite a ricostruire le movimentazioni finanziarie e a risalire a quei conti in cui le somme erano ancora depositate riuscendo a “bloccare” 600mila euro grazie ai provvedimenti di sequestro disposti dai gip Alberto Ziroldi ed Mirko Margiocco. L’operazione odierna ha visto interessate, tra le altre, le province di Bologna, Milano, Roma, Napoli, Frosinone, Varese, Chieti e Taranto. I provvedimenti di perquisizione e sequestro disposti dall’autorita’ giudiziaria sono stati eseguiti coinvolgendo per competenza, a seguito di uno specifico coordinamento operativo con l’autorita’ felsinea, anche le Procure di Milano e Cassino.