Cronaca

Bomba contro un bus di turisti alle Piramidi, quattro morti. Giallo sul percorso effettuato

E’ salito a quattro il bilancio dei morti nell’esplosione che ha colpito un bus turistico vicino alle Piramidi di Giza, in Egitto. Oltre a due turisti vietnamiti rimasti uccisi sul posto, un terzo turista e una guida turistica egiziana sono morti in ospedale in un secondo momento per le ferite subite. Lo ha reso noto il primo ministro Mostafa Madbouly, secondo quanto riportato da diversi media arabi e internazionali.

Il premier ha anche spiegato che l’autobus avrebbe deviato da una tradizionale strada di transito turistico, ritenuta “sicura” e “sorvegliata dalla polizia”. L’autista avrebbe scelto un altro percorso senza avvisare i servizi di sicurezza. Il bus passava lungo la via Marioutiyah nel quartiere di Haram a Giza quando la bomba – un ordigno artigianale nascosto dietro un muretto – e’ esplosa poco dopo le ore 18 locali. Dei 14 turisti vietnamiti che viaggiavano sul bus solo due sono rimasti illesi. Nessuno dei feriti e’ in pericolo di vita, secondo fonti mediche citate da Al Arabiya. Nella zona sono immediatamente arrivate le forze di sicurezza ed e’ stata aperta un’indagine.

L’Egitto da tempo combatte contro la piaga del terrorismo: gli attacchi nel nord del Sinai contro le postazioni governative e i militari sono frequenti, cosi’ come gli attentati contro i cristiani copti. Nel mirino anche i turisti che affollano la zona del Mar Rosso: nel luglio 2017, 3 stranieri furono uccisi a coltellate a Hurghada, mentre nel 2015 l’Isis rivendico’ l’attentato che fece precipitare l’aereo con a bordo 224 turisti russi, sul Sinai, poco dopo il decollo da Sharm el-Sheik. La fase di incertezza e l’instabilita’ politica innescata dalla rivolta popolare del 2011, che mise fine al regime di Hosni Mubarak, e’ pesata notevolmente sul settore turistico. Negli ultimi mesi c’e’ stata una ripresa (8,2 milioni di visitatori nel 2017), ma il Paese e’ ancora lontano dai 14,7 milioni di turisti del 2010.

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