Bonus mobili: puoi richiederlo ma solo se rientri in questi casi | Puoi recuperare fino al 50% della tua spesa
Questo incentivo ad hoc per riammodernare gli arredamenti delle nostre case, ma non spetta a tutti.
Il governo offre una serie di bonus pensati per sostenere le famiglie in diverse fasi della vita e in differenti necessità economiche. Tra i più rilevanti c’è l’Assegno Unico Universale, un contributo economico mensile destinato a famiglie con figli a carico fino ai 21 anni. Questo incentivo tiene conto del reddito familiare, favorendo i nuclei a basso e medio reddito.
Un’altra misura significativa è il bonus asilo nido, che offre un rimborso per le rette degli asili nido pubblici e privati. Questo incentivo mira a supportare i genitori lavoratori e a facilitare l’accesso ai servizi educativi per i più piccoli. L’importo varia in base al reddito.
Il bonus bollette è un sostegno cruciale per far fronte all’aumento dei costi energetici. Riservato alle famiglie con redditi ISEE sotto una certa soglia, consente di ottenere sconti significativi sulle forniture di luce e gas.
Il bonus mobili in Italia è invece un’agevolazione fiscale destinata a chi ristruttura un immobile. Consente di detrarre una percentuale delle spese sostenute per acquistare mobili. La detrazione è ripartita in dieci anni e agevola l’ammodernamento delle abitazioni in modo sostenibile.
Bonus mobili prorogato al 2025
Per quanto il governo abbia prorogato il bonus mobili anche nel nuovo anno con l’approvazione della manovra finanziaria, occorre sapere che ci saranno alcune differenze rispetto al 2024 e agli anni precedenti. Nel caso del bonus mobili si applicherà una detrazione del 50% sulla spesa sostenuta fino ad un massimo di 5.000 euro.
Essendo una detrazione, tra l’altro spalmabile in 10 anni, significa che il cittadino può sfruttare la spesa nella dichiarazione dei redditi spalmando una quota per i 10 anni successivi. Ovviamente il pagamento di tali mobili può essere eseguito solo tramite bonifico oppure carta di credito e debito.
A chi spetta il bonus mobili
Intanto è doveroso precisare una condizione fondamentale, per accedere al bonus mobili occorre che la spesa sia legata a lavori di recupero o ristrutturazione. Tutto ciò vale sia per le prime, che per le seconde case (novità di quest’anno). In parole spicciole, il bonus è valido per lavori di manutenzione straordinaria, restauro e risanamento dei mobili delle nostre case. Può essere usato per letti, armadi, cassettiere, librerie scrivanie, tavoli, eccetera.
Possono richiedere il bonus i contribuenti che hanno fatto lavori di ristrutturazione a partire dal 1° gennaio dell’anno precedente Per beneficiare del bonus, è fondamentale che la data di inizio dei lavori di ristrutturazione preceda quella in cui si sostengono le spese per l’acquisto di mobili. Inoltre, è necessario conservare documentazione come ricevute di pagamento e fatture che attestino l’acquisto e la natura dei beni.