E’ boom delle malattie professionali. Nel 2016 le denunce di malattia legata all’attività lavorativa svolta sono state oltre 60mila, in aumento del 2,2% rispetto all’anno precedente e del 30% rispetto al 2012. E’ quanto emerge dalla relazione annuale 2016 dell’Inail. E’ stata riconosciuta la causa professionale al 33% delle denunce, mentre il 4% è ancora in istruttoria. Il 64% delle denunce è per malattie del sistema osteomuscolare. I soggetti ammalati sono circa 45mila, di cui il 37% circa per causa professionale riconosciuta. Sono stati poco meno di 1.400 i lavoratori con malattia correlata all’amianto. I lavoratori deceduti, sempre nel 2016, con riconoscimento di malattia professionale sono stati 1.297 (il 32,2% in meno rispetto al 2012), di cui 357 per silicosi-asbestosi (l’88% è con età al decesso maggiore di 74 anni). Calano invece le denunce e gli infortuni mortali sul lavoro. Nel 2016 le denunce di incidenti mortali sono scese a quota 1.104, in diminuzione del 14,5% rispetto al 2015 quando erano state 1.286. Gli infortuni con esito mortale accertati sono stati 618, di cui più della metà in itinere (332), cioè nel tragitto di andata e ritorno tra l`abitazione e il luogo di lavoro: anche se i 34 casi in istruttoria fossero tutti riconosciuti “sul lavoro” si avrebbe un calo del 12,7% rispetto al 2015 e di circa il 25% rispetto al 2012. Sia per le denunce che per gli infortuni accertati si tratta del dato più basso da nove anni, ossia dal 2008 (anno d’inizio delle serie storiche comparabili). Il quadro riguarda solo le denunce effettuate all’Istituto, manca il lavoro nero. Infine, nel 2016 sono state controllate 20.876 aziende (da 324 ispettori), il 73% del terziario, il 23% del settore industria: l`87% sono risultate irregolari. E’ quanto emerge dalla relazione annuale 2016 dell’Inail. Sono stati regolarizzati 57.790 lavoratori (meno del 6% rispetto al 2015), di cui 52.723 irregolari e 5.007 in nero.