Tokyo, la capitale giapponese che ospita i Giochi olimpici, ha registrato per il quinto giorno consecutivo un numero di contagi da Covid-19 superiore a 3mila, precisamente. La governatrice Yuriko Koike in precedenza aveva segnalato 4.058 contagi, relativi a ieri e aggiornati alla tarda serata. In particolare, con buona parte della popolazione anziana vaccinata, il virus si sta diffondendo tra i giovani. I 20enni risultati positivi nelle ultime 24 ore nella capitale sono 1.484, i 30enni sono 887. Più della metà dei nuovi contagi, insomma, sono stati registrati tra 20-30enni.
“E’ tra i 20-30enni la maggior parte dei contagi. Credo che non si possa far altro di più efficace che chiedere loro praticare un’autodisciplina. Non c’è altro che aspettare che arrivi loro il vaccino”, ha detto Koike. Il governo cittadino e quello nazionale stanno cercando di comunicare un senso d’urgenza alla popolazione, ma recenti sondaggi hanno mostrato una sempre minore propensione della popolazione a seguire le indicazioni dell’esecutivo.
Il primo ministro Yoshihide Suga ha proclamato lo stato d’emergenza l’8 luglio, a poco più di una settimana dall’inizio dei Giochi Olimpici, visti da molti giapponesi come una minaccia sul fronte del Covid. In realtà la “bolla olimpica” finora sembra aver retto: la grandissima parte delle circa 41mila persone arrivate dall’estero, oltre a essere vaccinata, si è sottoposta a costanti test salivari, sulla base dei quali sono stati rilevati finora 259 casi di positività. Di questi, però, solo 108 sono relativi a persone arrivate dall’estero (24 gli atleti), mentre 151 sono addetti, dipendenti e contractor residenti in Giappone.
Invece oggi il focus del governo, più che il potenziale di contagi rappresentato dai Giochi olimpici, su cui si è molto parlato sui media giapponesi, è sui 40-50enni più a rischio e soprattutto sui 20-30enni. “Se non allarghiamo le vaccinazioni, è probabile che si sviluppino tra i giovani cluster su cluster e lì potrebbero prodursi varianti pericolose anche per loro”, ha detto il ministro della Sanità Norihito Tamura alla televisione pubblica.
Il Giappone ha mancato l`appuntamento con il vaccino a inizio anno. Una serie di problemi burocratici hanno portato a ritardare l`avvio della campagna vaccinale fino a fine febbraio. Oggi il ritmo della vaccinazione è molto più intenso e si somministrano circa un milione di dosi al giorno, ma i giapponesi sono 126 milioni e il governo spera di avere la copertura totale entro l`autunno. Sempre che si riesca a garantire l`approvvigionamento di vaccini: l`esecutivo, oltre al Pfizer BioNTech, ha fatto un accordo per l`acquisto di dosi di Moderna e ha approvato l`uso di AstraZeneca con l`idea di procedere con la vaccinazione eterologa.