Scienza e Tecnologia

Boom tra le giapponesi della app anti-palpeggiatori. Ecco come funziona

Una app per spaventare i molestatori e denunciarli pubblicamente. E’ boom in Giappone per Digi Police, che già registra cifre record di download per un’applicazione di servizio pubblico: quasi 240mila secondo la polizia di Tokyo. In crescita ogni mese. Nella capitale giapponese è comune che le donne subiscano palpeggiamenti sugli affollatissimi treni e metropolitane. E spesso le vittime sono terrorizzate, paralizzate, al punto di non riuscire a chiedere aiuto. Ora basta attivare la app per azionare un messaggio vocale che grida “Stop It!” e produce un messaggio di SOS a tutto schermo che le donne possono mostrare a chi gli sta intorno senza dover per forza dire quello che stanno subendo.

“In un treno affollato non c’è molto spazio, quindi ho paura, specialmente di sera”, dice una studentessa 14enne. “Non credo sarei in grado di dire nulla per impedire a qualcuno di palpeggiarmi, avrei paura di una reazione, quindi questa app è utile, la voglio scaricare”. Secondo la polizia di Tokyo nel 2017 sono stati segnalati 900 casi di palpeggiamento sui treni e nei sottopassaggi della metro. Ma sono di più, considerando le donne che non denunciano. I molestatori rischiano fino a sei mesi di carcere o multe fino a 500.000 yen (poco più di 4.000 euro). Fino a 10 anni in caso di violenza o minacce. La app è stata lanciata dal Dipartimento di polizia metropolitana di Tokyo tre anni fa, inizialmente allo scopo di fornire informazioni sugli anziani truffati. La funzione per segnalare i molestatori è arrivata dopo. Ma è già un successo.

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