Boom mercato delle armi, a trainarlo l’Asia. L’Italia al settimo posto
GUERRE & BUSINESS Ad alimentare il mercato Paesi come il Vietnam e le Filippine, che devono confrontarsi con la montante potenza di Pechino nel Mar cinese meridionale di Giuseppe Novelli
di Giuseppe Novelli
Il mercato mondiale degli armamenti ha registrato nello scorso anno un record e, a trainarlo, sono stati soprattutto gli acquisti nella regione dell’Asia-Pacifico, dove si stanno accumulando tensioni legate alla sempre più decisa azione della Cina. Secondo un rapporto di IHS Jane’s, l’incremento è stato dell’11,3 per cento su base annua e il valore di 58 miliardi di euro. Dal 2009 le importazioni di armi nella regione Asia-Pacifico sono aumentate del 71 per cento, secondo lo studio. Su scala mondiale, l’incremento tra il 2014 e il 2015 è stato di 6 miliardi di dollari. “Il mercato mondiale della difesa non ha mai conosciuto un progresso così importante come quello che registriamo tra il 2014 e il 2015”, ha dichiarato Ben Moores, un analista di Jane’s. “Il 2015 – ha continuato – è stato un anno record”. A trainare questa crescita, in particolare, sono stati paesi come il Vietnam e le Filippine, che devono confrontarsi con la montante potenza di Pechino nel Mar cinese meridionale. Importanti gli acquisti del Bangladesh. Ha aumentato i suoi acquisti anche la Corea del Sud, che deve affrontare la minaccia nordcoreana: è salita dal settimo al quinto posto tra gli importatori nel 2015 con 2,2 miliardi di euro di acquisti. L’Arabia saudita resta il primo importatore di armi al mondo, mentre l’India è il secondo. Tra gli esportatori Stati uniti e Russia restano ai primi due posti. La Germania ha registrato un boom, e nel 2015 è passata al terzo posto con 4,8 miliardi di dollari di export, mentre la Francia è scesa al quarto posto e la Gran Bretagna dal quarto al quinto. L’Italia nel 2015 s’è situata al settimo posto con circa 2,1 miliardi di dollari di export.