In generale, secondo Shiller gli utili delle società sono cresciuti molto rapidamente per diversi anni “e la storia insegna che normalmente non continuano a fare in questo modo”. Considerato uno dei padri della finanza comportamentale, l’economista americano ha messo in rilievo l’elevata volatilità dei mercati e ha visto delle analogie con il clima degli investitori attuale e la situazione che si era verificata agli inizi degli anni 2000, alla vigilia della bolla del titoli tecnologici che innescò un pesantissimo crollo dell’azionario.
“Ma non voglio essere troppo negativo”, ha poi concluso sorridendo.