Borse in caduta libera: Europa e Wall Street affossate, timori sui dazi di Trump

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Le principali Borse europee hanno chiuso la giornata di contrattazioni in netto ribasso, accentuando le perdite nel pomeriggio sulla scia di un andamento fortemente negativo di Wall Street, con il Nasdaq particolarmente colpito dai crescenti timori di una possibile recessione. A pesare sugli indici anche il crollo di Tesla, in caduta libera, che ha trascinato al ribasso il comparto tecnologico. Tra le piazze europee, Francoforte ha registrato la performance peggiore, con un calo dell’1,63%. Seguono Londra e Parigi, entrambe in discesa dello 0,90%, Madrid a -1,31% e Milano, dove l’indice Ftse Mib ha chiuso a -0,98% (38.215,00 punti) e l’All Share a -0,95% (40.446,84 punti).

A Piazza Affari si sono distinti i ribassi di alcuni titoli: Buzzi ha perso il 6,1%, seguita da Mps (-4,5%), Fineco (-4,3%) e Azimut (-4,3%). In controtendenza, invece, Diasorin ha brillato con un +4,6%, accompagnata da Campari (+3,3%), Snam (+2,9%) e Hera (+2,8%). Sul mercato dei titoli di Stato, lo spread tra Btp e Bund decennali è rimasto stabile intorno a 113 punti base, con il rendimento del decennale italiano al 3,95% e quello tedesco al 2,82%.

Wall Street: il Nasdaq sprofonda

Negli Stati Uniti, la situazione si è ulteriormente aggravata. Il Nasdaq ha toccato perdite superiori al 4% durante le contrattazioni pomeridiane, mentre il Dow Jones ha ceduto l’1,57% e l’S&P 500 il 2,50% a circa tre ore dalla chiusura. I mercati azionari americani, che avevano già subito forti cali la scorsa settimana, hanno praticamente azzerato i guadagni accumulati dopo la vittoria di Donald Trump alle presidenziali. A pesare è stata la campagna di dazi commerciali lanciata dall’amministrazione Usa, che ha innescato una brusca correzione al ribasso.

Bitcoin in calo, dollaro stabile

Il clima di incertezza si è riflesso anche sui criptoasset: Bitcoin ha perso il 4,40%, scendendo a 79.000 dollari, mentre Ether ha ceduto il 3,87%, attestandosi a 1.959 dollari. Sul fronte valutario, l’euro si è mantenuto stabile a 1,0835 contro il dollaro. Intanto, i rendimenti dei Treasuries decennali Usa sono saliti di 9 punti base, raggiungendo il 4,225%.