Boschi: “Mi auguro che Castiglione dimostri sua innocenza”. Esponente Ncd: “Mie dimissioni antecedenti fatti”

di Enzo Marino

“L’ authority di Cantone è un esempio a livello europeo, ha messo in sicurezza tante situazioni delicate come il Mose e l’Expo. Cantone ha la nostra fiducia: se valutando gli atti riguardo il Cara di Mineo ritiene che è necessario il commissariamento ne prendiamo atto”. Lo dice il ministro per le Riforme, Maria Elena Boschi a ‘L’Intervista’ di Maria Latella (Skytg24). Quanto alla posizione del sottosegretario Castiglione, la Boschi osserva: “Penso che si debba rispettare la Costituzione: c’è il diritto di difendersi, fino alla sentenza definitiva c’è presunzione innocenza. Mi auguro che Castiglione possa dimostrare la sua innocenza”. Poi avverte il sindaco di Roma, Ignazio Marino. “Credo che il nostro dovere sia quello di mettere al primo posto il rispetto delle leggi, della correttezza, della legalità, il rispetto dei cittadini di Roma. Per cui – prosegue il ministro – se dovessero emergere degli elementi che portano allo scioglimento” del Comune di Roma per infiltrazione mafiosa, “il governo si assumerà questa responsabilità, perché ovviamente è più importante garantire il rispetto delle leggi che un titolo sui giornali, per quanto difficile da digerire”.

Intanto, proprio il sottosegretario Ncd alle Politiche agricole, Giuseppe Castiglione fa sapere che “in merito alla gara commissariata dal presidente Cantone, le mie dimissioni risalgono al 30 giugno 2013, quindi antecedenti allo svolgimento della gara stessa, risalente al 2014”. A proposito della vicenda che riguarda gli appalti al Cara di Mineo, Castiglione è indagato dalla procura di Catania. Il sottosegretario spiega che lasciò la presidenza del Consorzio di comuni del Calatino nel 2013 e risponde anche ad Alessandro Di Battista che oggi, ospite di Lucia Annunziata, ha definito criminale il partito guidato da Angelino Alfano. Castiglione invita l’esponente cinquestelle ad ascoltare mercoledì prossimo la sua versione dei fatti. “Si comporta come un criminale chi utilizza tanta violenza verbale, pensando di intimorire, così come ha fatto oggi Di Battista. Con grande fierezza posso affermare che Ncd non è un partito di criminali – osserva – e soprattutto, è un partito amante della verità, una strana sconosciuta da Di Battista, che sfido a un confronto pubblico sulla vicenda che mi coinvolgerebbe. Tuttora, dopo mesi di linciaggio mediatico, non conosco il mio capo d’imputazione e non sono stato chiamato da alcun magistrato. L’unico atto formale – conclude Castiglione – è un avviso di garanzia, da parte della Procura di Catania, la quale ha tutta la mia stima”.

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