Dopo giorni di silenzio, Maria Elena Boschi esce allo scoperto e replica dura alle ultime accuse espresse dal candidato premier del M5S che l’ha definita con l’ex premier Matteo Renzi “gli aguzzini dei correntisti bancari italiani”. “Ora basta con le bugie – afferma la sottosegretaria alla Presidenza del Consiglio -: sono pronta a un dibattito televisivo con l’onorevole Di Maio sulla questione bancaria”. Luigi Di Maio tira in ballo Banca Etruria, ma nel mirino c’è la mozione Pd contro Ignazio Visco e Banca d’Italia. “Ricapitolando: io non avevo e non ho nessuna banca, mio padre è stato mandato a casa come tutti, noi abbiamo salvato i correntisti. L’onorevole Di Maio, come spesso gli accade, parla di cose che non conosce o che più semplicemente non capisce”, conclude l’ex ministra per le Riforme. Intanto è partito il conto alla rovescia che poterà al Consiglio dei ministri del 27 ottobre, durante il quale dovrebbe uscire il nome del governatore di Bankitalia. E parte da Mdp l’attacco al sottosegretario Maria Elena Boschi. In una interrogazione parlamentare a Paolo Gentiloni, a firma di Arturo Scotto, si chiede che l’ex ministro non partecipi al Cdm di venerdì prossimo perché su Boschi “grava un pesante conflitto di interessi che non può essere più ignorato” considerato anche che le attività del padre Luigi, in qualità di ex vicepresidente di Banca Etruria, “sono state a lungo oggetto della vigilanza bancaria e finanziaria operata da Palazzo Koch”. Dal canto suo Di Maio non si tira indietro e accetta il confronto pubblico. Ma le condizioni sono due: farlo dopo il 5 novembre, data delle elezioni regionali in Sicilia. “Vorrei farlo all’americana, magari in una piazza davanti ai risparmiatori” dice a L’Aria che Tira, su La7.[irp]