Politica

Botta e risposta esplosivo in Senato: “Camerata”, Renzi lancia la sfida a La Russa

Un botta e risposta che ha acceso l’Aula del Senato oggi ha visto protagonisti Matteo Renzi, leader di Italia Viva, e Ignazio La Russa, presidente del Senato, in un confronto che ha definito nuovi confini tra rispetto e provocazione. Durante le dichiarazioni di voto sulla manovra, il dibattito si è trasformato in un duello verbale, con Renzi che ha accusato la maggioranza di essere “rumorosa” e La Russa che ha risposto colpo su colpo.

Renzi, con una veemenza che non ha lasciato spazio a malintesi, ha esortato La Russa a garantire il rispetto delle opposizioni: “Camerata La Russa, lei deve abituarsi a rispettare le opposizioni”, ha tuonato, criticando aspramente una norma che secondo lui colpisce direttamente i suoi interessi. Il dibattito si è fatto ancora più acceso quando Renzi ha definito questa norma “ad personam”, un precedente pericoloso per la democrazia italiana.

La Russa, da parte sua, ha replicato con decisione, ribadendo che il rumore in Aula era nella norma e che non accettava lezioni di comportamento da nessuno: “Non c’è nessun rumore particolare, la prego di non darmi lezioni, prosegua senza dare a tutti lezioni”. L’uso del termine “camerata” da parte di Renzi ha aggiunto un ulteriore strato di tensione, con possibili interpretazioni tra ironia e attacco personale. Il botta e risposta non si è fermato lì. Renzi ha poi utilizzato X per continuare la sua offensiva, denunciando l’interruzione di La Russa come un attacco alla libertà di parola e ai diritti delle opposizioni.

“Se pensano di mettermi a tacere con le norme ad personam non mi conoscono”, ha scritto, segnalando un clima di scontro che va ben oltre le normali dinamiche parlamentari. La Russa, senza farsi attendere, ha accusato Renzi di distorcere la realtà, difendendo il suo operato e l’ordine in Senato. “Mi dispiace che Renzi anziché scusarsi menta sapendo di mentire”, ha dichiarato, respingendo ogni tentativo di Renzi di provocare una rissa verbale.

Pubblicato da
Giuseppe Novelli