Botte e minacce agli alunni, tre maestre delle elementari arrestate nel Palermitano. I genitori hanno denunciato i fatti

LA BUONA SCUOLA Intercettazioni ambientali e videoriprese hanno permesso di confermare le violenze fisiche e psicologiche nei confronti dei bimbi

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Botte, insulti e minacce ai piccoli alunni, uno dei quali disabili. I finanzieri della Compagnia di Partinico hanno arrestato tre maestre di una scuola elementare della cittadina per maltrattamenti nei confronti dei propri alunni. Sono stati alcuni genitori dei minori che hanno consentito l’avvio delle indagini, riferendo di comportamenti strani dei propri figli, di turbamenti improvvisi. In effetti, le intercettazioni ambientali e le videoriprese disposte dall’autorita’ giudiziaria hanno permesso di confermare come le tre maestre abbiano usato violenze fisiche e psicologiche nei confronti dei bimbi. Durante le ore scolastiche le maestre infliggevano minacce verbali e offese, schiaffi, pizzicotti, strattoni, calci. Spiccano, in questo contesto, i maltrattamenti di una insegnante di sostegno nei confronti di un bambino diversamente abile. Il Gip nel suo provvedimento afferma che sono stati inflitte ai piccoli “sofferenze fisiche e morali intollerabili”, disponendo, quindi, su richiesta della Procura della Repubblica, gli arresti domiciliari per le tre insegnanti. In dettaglio, l’inchiesta sulle tre maestre accusate di avere maltrattato, picchiato e insultato cinque alunni, uno dei quali disabile, nasce dalla denuncia del padre di una delle bambine della classe.

E’ stato lui a rivolgersi alla Guardia di Finanza raccontando quanto gli aveva riferito la figlia. La piccola aveva detto ai genitori che le maestre “alzavano le mani”, “tiravano schiaffi e botte in testa”, quasi quotidianamente ad alcuni compagni. Il padre della bambina ha anche raccontato di avere notato nella figlia atteggiamenti aggressivi durante i giochi. Le dichiarazioni dell’uomo hanno fatto scattare le indagini: fondamentali per trovare riscontro ai racconti della bambina sono state le intercettazioni ambientali. Le immagini registrate riprendono le maestre mentre picchiano con schiaffi e strappano con violenza di mano il quaderno al bambino disabile. E ancora nelle riprese si vedono pizzichi, schiaffi e si sentono insulti: “scemi, voi non siete intelligenti, siete falsi”. L’alunno disabile viene tirato per il cappuccio perché si sieda sulla carrozzina. Gli viene colorata la guancia con un pennarello, viene preso per il bavero e trascinato da terra. Nelle intercettazioni si sente perfettamente il suono delle sberle date dalle insegnanti, una di sostegno, ai ragazzini e i loro lamenti. L’indagine è stata coordinata dall’aggiunto Salvo De Luca e dalla pm Ilaria De Somma. “Un episodio gravissimo per il quale i responsabili saranno ora chiamati a risarcire i danni prodotti – afferma il Codacons -. Le famiglie dei bambini coinvolti nei casi di violenza, eventualmente accertati, hanno indubbiamente diritto al risarcimento dei danni morali e materiali subiti nei confronti non solo delle maestre responsabili, ma anche di chi aveva il compito di vigilare ed evitare simili situazioni”.