Cultura e Spettacolo

“Boxe” al Biondo di Palermo, il palcoscenico diventa ring

Il pugilato come metafora della vita e del teatro. Parte da questa suggestione Boxe, il nuovo spettacolo del duo Civilleri-Lo Sicco, che debutta mercoledì, alle ore 21, nella Sala Strehler del Teatro Biondo di Palermo, che locoproduce insieme all’Associazione Civilleri-Lo Sicco e in collaborazione con Scenica Frammenti / Trasparenze Festival e Residenze / Teatro Biblioteca Quarticciolo di Roma. I registi Sabino Civilleri e Manuela Lo Siccohanno lavorato sul testo di Enrico Ballardini, affidato all’interpretazione di Filippo Farina, Veronica Lucchesi, Dario Mangiaracina, Mariagrazia Pompei, Quinzio Quiescenti, Stefania Ventura, Gisella Vitrano e alla partecipazione del pugile professionista Carlo Bentivegna, selezionato a Palermo a seguito di un’audizione. Il disegno  luci è di Clarissa Cappellani e Anna Petra Trombini. Repliche fino al 9 aprile.

L’immaginario cinematografico, letterario e popolare ci restituisce un’immagine idealistica della boxe: quando il pugile sale sul quadrato non è solo, attorno a lui c’è il team, attorno al team c’è il pubblico; il pugile resiste a colpi durissimi, sfida il sistema e il suo team è lì, attorno al quadrato, a ricordargli che lui è l’eroe designato a condurre tutti alla vittoria, mentre il pubblico partecipa alle gesta dell’eroe. “Questa è la favola che tutti noi vorremmo ascoltare sulla boxe – affermano Civilleri e Lo Sicco – ma nel nostro mondo non è così. Lo realtà riflette un’immagine abbastanza desolante, un mondo svuotato che non cerca più eroi, ma uomini e donne preconfezionati. Il pugile è l’attore di una farsa. Il team è un ingranaggio che tiene le fila di un mondo svuotato di senso. Il pubblico è solo un insieme di occhi che assistono. Questa è la favola sulla boxe che nessuno di noi vorrebbe ascoltare”. Per i due registi, dunque, il ring è un palcoscenico e il palcoscenico del teatro è un ring dove vanno in scena le contraddizioni e i fallimenti dell’odierna società.

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redazione