In bozza statuto Lega Nord resta Padania e Bossi presidente

In bozza statuto Lega Nord resta Padania e Bossi presidente
Umberto Bossi
18 dicembre 2019

Umberto Bossi resta il “presidente a vita” della Lega Nord, che continuera’ ad annoverare “l’indipendenza della Padania” come “finalita’ del Movimento”, sancita nell’articolo uno dello statuto. E’ quanto prevede la bozza dello statuto che il congresso federale della ‘vecchia’ Lega e’ chiamato ad approvare sabato mattina a Milano. Ormai soppiantata dalla Lega Salvini premier, in cui Bossi non ha alcun incarico, lo statuto del Movimento fondato dal senatur sara’ sottoposto ad “adeguamenti”, spiega, all’Agi, un componente della commissione che ha redatto il nuovo testo. “Nessuno vuole chiudere la Lega Nord: oltre al fatto che non si puo’ chiudere”, si spiega, con riferimento al debito con il Tribunale di Genova, in merito alla sentenza sull’inchiesta sulle irregolarita’ nei rimborsi elettorali.

“Il congresso di sabato serve solo a evitare le sovrapposizioni esistenti tra i due soggetti politici e consentire alla Lega Salvini premier di operare con piu’ efficienza”. “Restera’ il famoso articolo 1 dello statuto e Bossi continuera’ a rimanere presidente a vita finche’ lo vorra’”, si precisa. Il ‘vecchio’ movimento e’ stato ormai soppiantato quasi totalmente dalla nuova Lega Salvini premier, fondata nel dicembre del 2017, in corrispondenza con la svolta nazionale impressa dal segretario Matteo Salvini, che al momento comunque dovrebbe rimanere segretario di entrambe le formazioni. Tanto che alle Europee di quest’anno per la prima volta il partito ha corso come Lega Salvini premier, anziche’ Lega Nord per l’indipendenza della Padania (come invece avvenne alle Politiche del 2018). La nuova formazione puo’ gia’ utilizzare da tempo il simbolo del ‘vecchio’ Carroccio, il guerriero Alberto da Giussano, in base allo statuto in vigore (che concede al consiglio federale la facolta’ di concederlo, revocarlo o modificarlo).

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Il congresso di sabato, che riunira’ a Milano circa 500 delegati, tra eletti e membri di diritto, servira’ sostanzialmente – viene spiegato – ad “asciugare” la struttura e l’organigramma della vecchia Lega Nord, “senza sostanziali cambiamenti politici”. Il Movimento fondato da Bossi comunque non chiudera’ anche perche’ titolare del debito con lo Stato in seguito alla condanna nel processo sui rimborsi elettorali relativi dal 2008 al 2010. Poi, entro il 2020, si terra’ una nuova assise, questa volta di Lega Salvini premier. In quel congresso, e lavorando su quel soggetto politico, il capo di via Bellerio dara’ il segnale della trasformazione che intende imprimere al partito, nel quale ai padri fondatori della ‘vecchia’ Lega – al momento – non sono stati riconosciuti ruoli. Sia Bossi sia Roberto Maroni – entrambi sono delegati – hanno fatto sapere alla segreteria di via Bellerio di voler partecipare all’assise di sabato, all’Hotel da Vinci alle porte di Milano, a partire dalle 8.

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