Brad Pitt farà un film su Anonymous

Guy Fawkes ha folgorato perfino Brad Pitt. Che ha appena acquisito i diritti per fare un film su Anonymous. Il rapporto fra hacktivismo e cinema sembra dunque chiudersi in un ciclo completo: prima V per Vendetta che presta ai cyberattivisti il suo immaginario – soprattutto la maschera di Guy Fawkes; poi il docufilm We Are Legion di Brian Knappenberger, che dettaglia gli esordi del movimento, e alcuni dei primi arresti; infine l’ingresso a Hollywood da protagonisti, accompagnati dalla punta di diamante del settore più artistico-impegnato. Già, perché a muoversi questa volta è, con Brad Pitt, la Plan B Entertainment, vale a dire i produttori di “12 anni schiavo”, il film che ha appena vinto l’Oscar. La casa di produzione e il popolare attore americano hanno infatti acquisito i diritti di un articolo di Rolling Stone dove si racconta la vicenda che ha contrapposto Anonymous a Steubenville.

La vicenda di Steubenville si presta bene a una trasposizione cinematografica per molte ragioni: c’è la violenza perpetrata ai danni di una ragazzina che è stata drogata e ubriacata e che viene abusata da più persone, come un oggetto, mentre è semi-inconsciente; ci sono gli aggressori che sono dei ragazzotti superficiali e presuntuosi della squadra di football, e così stupidi da registrarsi coi telefonini mentre compiono o commentano la violenza sghignazzando; c’è la provincia americana bigotta e maschilista che all’inizio prende più le parti dei violentatori che della vittima, cercando di coprire “quei bravi ragazzi”; c’è l’hacktivismo, fenomeno emergente della scena pubblica, con le sue pratiche e il suo credo che risulta a tratti minaccioso, di certo incomprensibile alle autorità, e che nello stesso tempo veste i panni sempiterni del vendicatore, seguendo le regole della giustizia e non quelle della legge.

 

 

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