Dopo Brexit, anche una “Italexit”? L’allarme da un nuovo sondaggio

Dopo Brexit, anche una “Italexit”? L’allarme da un nuovo sondaggio
10 maggio 2016

La Brexit, l’uscita della Gran Bretagna dall’Ue, alimenterebbe ulteriormente la disunione europea e potrebbe portare altri Paesi fuori dall’Unione. Italia compresa. L’allarme è lanciato dal Telegraph, sulle basi di un nuovo sondaggio che individua proprio il nostro Paese, oltre alla Francia, tra quelli maggiormente a rischio di farsi contagiare dalla tentazione di lasciare la casa europea. Secondo un rilevamento Ipos Mori, ben oltre il 50% degli italiani e dei francesi vorrebbe un referendum sulla possibilità di abbandonare il club dei 28 e di questi, in particolare in Italia, la metà voterebbe per uscire dall’Ue. Insomma: c’è il pericolo di una “Italexit”? Il quotidiano britannico sostiene che sì, non è da escludere, anzi. Il sondaggio è stato realizzato intervistando oltre 6.000 persone in Belgio, Francia, Germania, Ungheria, Italia, Polonia, Spagna e Svezia. E, argomenta il Telegraph, “probabilmente susciterà ulteriori preoccupazioni a Bruxelles, dove molti leader dovranno temere ancora di più di ora un clima di disunione già presente, a causa delle crisi dell’eurozona e dei rifugiati”. Le interviste sono state condotte tra il 25 marzo e l’8 aprile, subito dopo l’accordo con la Turchia per il rientro sul suo territorio dei migranti approdati in Grecia: patto ora in bilico, dopo le dimissioni del premier turco Ahmet Davutoglu, ma che se andrà in porto porterà ad Ankara 6 miliardi di euro e la liberalizzazione del regime di visti.

Tra gli italiani consultati, il 58% chiede un referendum sulla possibilità di uscire dall’Ue se il 23 giugno la maggioranza dei britannici voterà per la Brexit e di questi il 48% si dice intenzionato a votare per una “Italexit”, per portare fuori il nostro Paese dall’Unione. Le relative percentuali sono del 55% e 41% in Francia. Molto più cauti i tedeschi (solo il 34% vorrebbe poter votare sull’opzione ‘fuori dall’Ue’ e di questi il 34% sceglierebbe la fuoriuscita della Germania) e gli spagnoli (40% e 26% rispettivamente). In un separato articolo a commento del sondaggio, definito “devastante”, l’editorialista Ambrose Evans-Pritchard, osserva che 10 anni fa l’idea di un 48% di italiani in fuga dall’Europa sarebbe “stata messa a tacere da una risata”. E chiama in causa Giacomo Leopardi contro la diffusa teoria che in Italia non esista “il senso della nazione”, sostenendo che l’Italia, però, sta vivendo ora un suo “risorgimento”. L’autore promette per i prossimi giorni un articolo sugli “effetti traumatici dell’unione monetaria sull’Italia”.

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