Bruxelles sotterra l’ascia, leader Ue disposti a gesto di buona volontà verso May

Bruxelles sotterra l’ascia, leader Ue disposti a gesto di buona volontà verso May
Il primo ministro britannico, Theresa May, e il presidente del Consiglio europeo, Donald Tusk
20 ottobre 2017

I leader Ue, riuniti al summit europeo di ieri e oggi, sono pronti a lasciare uno spiraglio nelle trattative sulla Brexit e dare ancora un barlume di speranza alla premier britannica Theresa May nonostante le critiche, ormai note, sui “progressi non sufficienti”. I tre dossier su cui ancora restano importanti differenze tra Ue e Londra sono i diritti dei cittadini europei in Gran Bretagna e britannici nell’Ue, l’Irlanda e le sue frontiere e la sistemazione finanziaria del divorzio. “Esamineremo lo stato dei negoziati e credo che non ci sarà stato un miracolo” per sbloccarli, ha dichiarato il presidente della Commissione europea Jean-Claude Juncker parlando alla stampa oggi. I leader dei 27 che resteranno nell’Ue dopo l’uscita della Gran Bretagna si oppongono ad avviare i negoziati sul trattato commerciale post-Brexit, su cui Londra, invece, ha fretta di iniziare, ma, secondo una bozza che Afp ha potuto visionare, prevedono di poter avviare “discussioni preparatorie” interne sul futuro delle relazioni e sulla fase di transizione dopo la data ufficiale della Brexit, il 29 marzo 2019. Questa piccola apertura consentirà di “guadagnare tempo”, ha garantito una fonte europea. “L’idea è che i dirigenti siano pronti a decidere a dicembre per un mandato di negoziazione (per la seconda fase di discussioni) se si saranno registrati in quel momento progressi sufficienti”, ha precisato la stessa fonte. Nonostante il pessimismo sull’andamento dei negoziati la cancelliera tedesca Angela Merkel ha detto di non vedere “alcun segnale” del fallimento. “Al contrario di quello che scrive la stampa britannica, questo processo avanza a poco a poco – ha commentato Merkel – Durerà ancora due o tre settimane e non ci impedisce di lavorare per avviare la fase due”. Oggi il presidente del Consiglio europeo Donald Tusk ha incontrato faccia a faccia May. La premier ieri ha sostenuto di volere dai partner europei un accordo “da poter sostenere e difendere davanti ai nostri colleghi”.

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