Brexit, la May in difficoltà e cerca un accordo con Scozia, Nord Irlanda e Galles
GRAN BRETAGNA Il primo ministro va in cerca di alleati per uscire dall’Europa: “La nostra grande unione è il fondamento per i nostri successi” video
Ancor prima che comincino le difficili trattative con l’Europa per stabilire i termini della Brexit, Theresa May deve affrontare le divisioni interne. La premier britannica ha convocato a Downing Street i leader di Scozia, Irlanda del Nord e Galles nel tentativo di convincerli a partecipare alla discussione sulla Brexit senza però concedere che i loro rispettivi parlamenti votino l’accordo finale che determinerà le condizioni della separazione fra Unione europea e Gran bretagna. “La nostra grande unione è il fondamento della nostra prosperità ed è vitale per i nostri futuri successi” ha detto May, proponendo alle regioni di partecipare ad una piattaforma guidata dal ministro della Brexit David Davis dove potranno presentare “le loro proposte”. Una opzione vissuta come un’imposizione da Scozia e Irlanda del Nord dove gli abitanti hanno votato in massa per restare nell’Unione, ma anche dal Galles, che ha scelto di uscire. “E’ inaccettabile che le amministrazioni vengano solo consultate sui piani del governo” ha dichiarato la premier scozzese Nicola Sturgeon che ha annunciato di voler lasciare sul tavolo tutte le opzioni compreso “un nuovo referendum sull’indipendenza della Scozia”.