“I negoziati con il Regno Unito” sui suoi rapporti futuri con l’Ue dopo la Brexit “hanno sempre promesso di essere difficili. E non hanno deluso”. Ora restano solo cinque mesi, nessuno può dire a che punto saranno i negoziati alla fine dell’anno, e certo, faremo tutto il possibile per arrivare a un accordo, ma non al prezzo di mettere in discussione i nostri principi e l’integrità della nostra Unione. E’ quanto ha detto la presidente della Commissione europea, Ursula von der Leyen, intervenendo questi pomeriggio a Bruxelles nel dibattito in plenaria del Parlamento europeo sulla Brexit. “Due giorni fa, – ha riferito – abbiamo discusso della strada da seguire con il primo ministro Boris Johnson”, insieme al presidente dell’Europarlamento David Sassoli e a quello del Consiglio europeo Charles Michel. E il premier britannico “ha confermato di non voler prolungare il periodo di transizione oltre la fine di quest’anno. Da parte nostra, siamo sempre stati pronti a concedere una proroga. Ma il tango si balla in due”.
“Ciò significa – ha rilevato von der Leyen – che siamo già a metà strada in questi negoziati, ci restano ancora cinque mesi, ma sicuramente non siamo a metà del lavoro per raggiungere un accordo. Con il poco tempo che abbiamo davanti a noi, faremo tutto il possibile per raggiungere un accordo. Saremo costruttivi, come siamo sempre stati. E siamo pronti a essere creativi, per trovare un terreno comune dove sembra che non ce ne sia nessuno”. “Ciò che non siamo pronti a fare – ha sottolineato la presidente della Commissione – è mettere in discussione i nostri principi e l’integrità della nostra Unione. Perché è nostro dovere proteggere gli interessi dei cittadini europei”. Il capo negoziatore europeo, Michel Barnier, ha ricordato von der Leyen, “ha spiegato molte volte perché le quattro questioni in sospeso sono così cruciali. Prima di tutto il ‘level playing field’ (parità di condizioni, ndr). Qui la questione fondamentale in gioco è la concorrenza leale: siamo pronti e disposti a competere con le aziende britanniche, ma non può essere una competizione al ribasso. Basti pensare alle norme sul lavoro o alla protezione dell’ambiente. Dovrebbe essere un interesse condiviso per l’Ue e il Regno Unito, quello di non arretrare su queste norme, di avanzare insieme verso standard sempre più elevati”.
“In secondo luogo – ha continuato la presidente della Commissione – c’è la questione della pesca. Nessuno mette in dubbio la sovranità del Regno Unito sulle proprie acque. Ma chiediamo prevedibilità e garanzie per i nostri pescatori, uomini e donne, che navigano in quelle acque da decenni. È chiaro che non può esserci un accordo commerciale complessivo senza pesca, condizioni di parità e meccanismi di ‘governance’ forti”. La ‘governance’ dell’applicazione degli accordi è il terzo punto. “Può sembrare un problema per i burocrati. Ma è fondamentale per le imprese e i cittadini sia nel Regno Unito che nell’Ue, per garantire che ciò che è stato concordato sia poi effettivamente fatto”, ha spiegato la presidente della Commissione. Il quarto punto è la cooperazione di polizia e giudiziaria. “Vogliamo – ha detto von der Leyen – che le libertà, i diritti fondamentali e i dati dei nostri cittadini siano tutelati in ogni circostanza. Questo è il motivo per cui ci aspettiamo un ruolo per la Corte di giustizia dell’Ue quando ce n’è bisogno”.
“Questi – ha precisato – sono i nostri obiettivi, non solo nelle nostre discussioni con il Regno Unito, ma in qualsiasi relazione con qualsiasi partner. Perché questi principi – ha insistito la presidente della Commissione – sono al centro della nostra Unione: Concorrenza leale, standard sociali più elevati, la protezione dei nostri cittadini e lo stato di diritto. Questo è ciò che siamo, e non cambierà”. “Sono particolarmente lieta – ha aggiunto von der Leyen – dell’unità che tutte le istituzioni hanno dimostrato e del pieno sostegno di questo Parlamento durante l’intero processo. Questo sarà ancora più importante nella prossima fase dei colloqui. Nessuno può dire con certezza dove saranno questi negoziati entro la fine dell’anno, ma so per certo che faremo tutto il possibile per arrivare a un accordo e per iniziare bene delle nuove relazioni con il Regno Unito come vicino e paese terzo”. “Purtroppo i nostri amici britannici sono determinati a fare un passo indietro. Vogliono lasciare l’Ue e il mercato comune. E noi – ha concluso von der Leyen – continueremo a lavorare per attutire le conseguenze economiche della loro uscita per la nostra Unione”. askanews