Un nuovo dialogo tra l’arte rinascimentale e la modernità del grattacielo di Intesa Sanpaolo a Torino. Per il secondo anno nell’edificio di Renzo Piano è ospitato un quadro di grande importanza storica, in mostra fino al 7 gennaio 2018. Si tratta della “Madonna con il Bambino” del Bronzino, proveniente dal Museo di Capodimonte di Napoli. “Io credo che la cosa più importante da sottolineare – ha detto ad askanews Michele Coppola, responsabile delle Attività culturali di Intesa Sanpaolo – sia proprio come il grattacielo in due anni sia riuscito a diventare un luogo conosciuto, riconosciuto e frequentato in città. Naturalmente non è un luogo importante solo per chi ci lavora tutti i giorni, ma diventa importante per chi racconta Torino ai turisti, alle tante persone che raggiungono la città. E pensare di riuscire a portare in cima al grattacielo per la seconda volta un Ospite illustre, che arriva da un museo importante come Capodimonte, un dipinto straordinario per bellezza, per significato e intensità, per forza credo sia un bel modo di raccontare quanto sia apprezzata, quanto sia conosciuta e riconosciuta la capacità di Intesa Sanpaolo di dare valore al proprio patrimonio artistico, ma anche a quello del Paese”. All’inaugurazione dell’esposizione al 36esimo piano del grattacielo, che rientra nel progetto “L’Ospite illustre”, ha preso parte anche la sindaca di Torino, Chiara Appendino. “Questo legame che avviene attraverso un luogo fisico che si apre – ha spiegato Appendino ai giornalisti – è rappresentativo del legame che c’è tra il pubblico, le istituzioni e il privato, Intesa Sanpaolo in questo caso, nel riuscire a creare un’offerta culturale per le nostra comunità”.[irp]
Il dipinto del Bronzino documenta il lavoro di un artista colto, anche letterato, che per i suoi contemporanei era secondo solo a Michelangelo. Ma l’esposizione è anche una vetrina per il Museo di Capodimonte, rappresentato dal suo direttore Sylvain Bellenger. “Questo museo – ha detto – va conosciuto meglio e sono molto grato di poter lavorare e collaborare con Intesa Sanpaolo che aiuta i musei italiani, Capodimonte, ma non solo, ad avere maggiore visibilità”. Attivo per tutta la vita a Firenze, Bronzino è riuscito anche a offrire a Intesa Sanpaolo l’occasione di unire tre città importanti per la storia della banca, come il capoluogo toscano, Napoli e naturalmente Torino. Nello spirito del più grande progetto “Restituzioni” che ha portato Intesa Sanpaolo, negli ultimi 30 anni, a entrare in relazione con tutte le sovrintendenze artistiche d’Italia. “E’ da lì, da questo ricco patrimonio di relazioni – ci ha spiegato Matteo Fabiani, responsabile delle relazioni con i media della banca – che poi possono nascere una serie di scambi tra la banca e musei importanti, in questo caso il museo di Capodimonte, per fare delle operazioni come questa. In particolare quella di quest’anno ha un significato del tutto speciale perché lega in un filo Napoli, Firenze e Torino che nella geografia del nostro gruppo svolgono un ruolo di primissimo piano”. E oggi nella linea quasi scultorea della pittura del Bronzino, in quei tratti mondani che lo hanno reso celebre presso la corte dei Medici, si specchia ancora una volta la storia culturale dell’Italia, sempre animata dal confronto tra il classico e la modernità.[irp]