Brusca frenata dell’industria a marzo. Il fatturato mostra la peggiore performance dall’estate del 2013 su base tendenziale con una contrazione del 3,6%. Gli ordinativi invece su base tendenziale evidenziano un modesto +0,1%, identica variazione registrata a gennaio, nel confronto mensile invece occorre tornare all’agosto dell’anno scorso per trovare una variazione peggiore. A marzo segna il passo il settore dei mezzi di trasporto che su base congiunturale accusa una flessione del 6,5%, peggiore performance da fine 2013. Per quanto riguarda gli ordinativi invece il segmento dei mezzi di trasporto evidenzia un aumento del 30,7% rispetto allo stesso mese dell’anno scorso.
Di contro il settore della metallurgia mostra la maggiore flessione con un -13,2%. Sulla contrazione di fatturato e ordinativi ha pesato maggiormente la componente domestica. L’Istat rileva infatti che la contrazione del fatturato è la sintesi della flessione del 2,6% sul mercato interno e di un lieve incremento (+0,1%) su quello estero. Il calo degli ordinativi è verificato sia sul mercato interno (-1,5%), sia su quello estero (-5,8%). La contrazione del fatturato è verificata anche considerando la dinamica congiunturale degli ultimi tre mesi: l’indice complessivo cala dell’1,1% (-1,2% per il fatturato interno e -0,9% per quello estero). Corretto per gli effetti di calendario (i giorni lavorativi sono stati 22 come a marzo 2015), il fatturato totale diminuisce in termini tendenziali del 3,6%, con un calo del 4,4% sul mercato interno e del 2,2% su quello estero.