L’Unione europea ha invitato il governo di destra della Polonia a “sospendere” le riforme controverse del sistema giudiziario del Paese, esprimendo “grave preoccupazione” per la libertà e l’indipendenza della magistratura. “La Commissione invita le autorità polacche a sospendere le nuove leggi e impegnarsi nel dialogo ingaggiato” con Bruxelles “nel tentativo di rispondere alle serie preoccupazioni” espresse sul rispetto dello stato di diritto, fa sapere la Commissione Ue. In sostanza, le recenti misure adottate dalle autorita’ della Polonia sul sistema giudiziario “amplifica significativamente la minaccia allo Stato di diritto”, ha detto il vice-presidente della Commissione, Frans Timmermans, annunciando una serie di misure contro il governo di Varsavia. L’esecutivo comunitario adottera’ la prossima settimana una terza raccomandazione sullo stato di diritto e aprira’ una serie di procedure di infrazione, ha spiegato Timmermans. L’opzione di attivare l’articolo 7 del Trattato, che potrebbe portare alla sospensione dei diritti di voto della Polonia nel Consiglio dell’Unione Europea, “e’ stata parte della discussione” dentro la Commissione. “Visti gli ultimi sviluppi siamo molto vicini a attivare l’articolo 7”, ha avvertito Timmermans.
Intanto, il parlamento polacco, che si appresta ad adottare una controversa riforma della Corte Suprema, ha interrotto questa notte i suoi lavori dopo le virulente accuse rivolte ai deputati di opposizione dal leader conservatore Jaroslaw Kaczynski: avete “distrutto, assassinato mio fratello”, ha urlato ai suoi avversari politico, facendo riferimento a Lech Kaczynski, morto in un incidente aereo nel 2010. Il leader del partito conservatore al potere, Diritto e Giustizia (PiS) si è mostrato esasperato dall’uso del nome del fratello gemello deceduto da parte dei deputati dell’opposizione, a sostegno delle loro critiche contro la proposta di riforma della Corte Suprema. “Non pulitevi la vostra bocca di traditori con il nome di mio fratello! Lo avete distrutto, assassinato! Siete canaglie!” ha inveito Kaczynski. Pochi minuti dopo la zuffa verbale, il presidente della Camera bassa ha annunciato l’interruzione dei lavori fino a questa mattina. Il Parlamento, dove il PiS detiene la maggioranza, dovrebbe adottare senza sorprese la nuova legge sulla Corte suprema. Questo testo fa parte di una controversa e globale riforma del sistema giudiziario polacco, criticata dall’opposizione centrista e dai membri della società civile che temono un duro colpo all’indipendenza dei tribunali. Anche il Consiglio d’Europa ha espresso la sua “preoccupazione” a proposito di questo progetto di riforma, che l’opposizione a Varsavia assimila a un “annuncio di colpo di Stato”. Da qui la reazione della Commissione Ue in merito alle riforme della giustizia in Polonia.