Bruxelles, nessun rischio per Italia

Nessun rischio per l’Italia di perdere i 40 miliardi di Fondi europei. Lo afferma in una nota la rappresentanza italiana della Commissione europea. ”In relazione ad alcuni articoli apparsi oggi sulla stampa italiana, vorremmo chiarire quanto segue – si legge nella nota -. L’accordo di partenariato previsto nell’ambito della Politica di coesione per l’Italia nel periodo 2014-2020 non e’ stato ne’ ‘respinto’ ne’ ‘congelato’ ma e’ oggetto di continuo e produttivo processo di negoziato tra i servizi della Commissione e il governo italiano, come previsto dalle regole vigenti”. ”Grazie agli sforzi delle autorita’ italiane – prosegue la nota -, la discussione sul documento (che rappresenta un accordo quadro su tutti i programmi operativi per il prossimo periodo programmatico) sta procedendo bene verso una adozione nelle prossime settimane. In particolare, agli inizi di luglio la Commissione ha inviato le proprie osservazioni sulla bozza di accordo che il governo italiano le aveva a sua volta sottoposto il 22 aprile scorso. Attualmente, i servizi della Commissione e i ministeri italiani responsabili stanno rivedendo il testo in vista dell’adozione. Allo stesso tempo, i servizi della Commissione hanno iniziato ad analizzare e commentare le proposte dell’Italia per gli specifici programmi operativi regionali e nazionali”.

”Non si tratta in nessun caso di un’eccezione – prosegue la Commissione europea -; la stessa procedura vale per tutti gli Stati membri. Infatti, i negoziati continuano con 15 Paesi i cui accordi di partenariato non sono ancora stati adottati e lo saranno nelle prossime settimane. Neppure il numero di osservazioni inviate all’Italia si discostano dalla media di osservazioni formulate ad altri Paesi. Vista la vastita’ di risorse (l’Italia ne sara’ il secondo beneficiario dopo la Polonia) e il contributo cruciale all’investimento nelle regioni per promuovere crescita e occupazione, la Commissione ha a piu’ riprese sottolineato il ruolo fondamentale dell’approccio strategico all’utilizzo dei fondi e la priorita’ della qualita’ sulla rapidita”’. ”Per quanto riguarda la capacita’ amministrativa, che e’ effettivamente un aspetto cruciale dei negoziati, l’Italia ha risposto positivamente a una serie di osservazioni della Commissione – specifica poi Bruxelles -. Tra l’altro, le autorita’ che saranno coinvolte nella gestione dei programmi per il periodo 2014-2020 sono state invitate a redigere e presentare progetti, con chiaro impegno al massimo livello politico, per il rafforzamento delle loro amministrazioni e molte hanno gia’ provveduto. Sono necessari alcuni miglioramenti, ma anche questo processo e’ sulla buona strada”. ”Infine – conclude la Commissione europea -, e’ importante sottolineare che non vi e’ alcun rischio di perdere 40 miliardi di euro. Questo importo rappresenta il contributo complessivo dei fondi UE ai programmi italiani per il periodo 2014-2020. Eventuali rischi di perdita potrebbero verificarsi non prima della fine del 2017, quando si applichera’ per la prima volta la regola del disimpegno automatico”.