In un contesto di proteste sociali e tagli alla spesa pubblica, scatta la polemica sull’uso non oculato da parte dell’Eliseo del costoso jet presidenziale Falcon. Ieri per effettuare il tragitto tra la Roche-sur-Yon (Vandea) e Rochefort (Charente-Maritime), due localita’ nella Loira e Nuova Aquitania distanti solo 110 km, il presidente Emmanuel Macron ha optato per un volo di 35 minuti piuttosto che un tragitto in macchina di un’ora e mezza.
Motivo del viaggio di Macron in Vandea e’ stato un omaggio a Georges Cle’menceau e un incontro con l’imprenditore amico, nonche’ politico di destra, Philippe de Villiers. A Rochefort il presidente si e’ recato alla Casa Pierre Loti, sito prioritario del suo progetto Lotteria del patrimonio. In serata, sempre in aereo, Macron e’ rientrato a Parigi. Mercoledi’ aveva gia’ utilizzato il jet presidenziale per partecipare al Congresso della Mutua francese a Montpellier, dove ha criticato la “barca di soldi” spesa per finanziare politiche sociali “che non risolvono la poverta’”, annunciando indirettamente tagli alla spesa pubblica. Poche ore dopo il discorso scomodo di Macron, la scelta del Falcon per effettuare brevi tragitti e per i quali esistono soluzioni alternative meno costose e’ stata criticata da media e cittadini.
“Era la soluzione piu’ economica, sicura e veloce. Del resto il presidente non e’ una personalita’ come le altre” ha replicato l’Eliseo in un commento all’emittente ‘BFMTV’. Una polemica simile era venuta fuori quando nel giugno 2017, un mese dopo il suo insediamento all’Eliseo, Macron aveva utilizzato il jet presidenziale tra Parigi e Touquet (250 km) per votare alle legislative. In passato l’utilizzo non giustificato del Falcon aveva causato critiche all’ex primo ministro Emmanuel Valls, che nel giugno 2015 sali’ a bordo per recarsi ad una riunione Uefa a Berlino e alla finale della Champions League con i figli. In base alle ultime stime del ministero della Difesa ogni ora di utilizzo del jet presidenziale costa piu’ di 4200 euro.