Politica

Bufera per ‘marcia su Roma’. Pd insorge: sciogliere Forza Nuova

Le parole di Donatella Ferranti, presidente della commissione Giustizia della Camera, sintetizzano il senso delle ferme prese di posizioni che arrivano in vista della manifestazione, di fatto una riedizione della ‘marcia su Roma’, indetta da Forza Nuova nella Capitale proprio per il prossimo 28 ottobre. “Inutile girarci attorno, si tratta di una manifestazione di chiara impronta neofascista”, dice fuori dai denti l’esponente Pd che parla di “ennesimo insulto ai valori fondativi della nostra democrazia. Il fascismo nelle sue manifestazioni attuali non ha nulla di nostalgico o folkloristico, e’ puro incitamento all’intolleranza, al razzismo e all’odio”. Prende posizione anche Virginia Raggi. “La Marcia su Roma non puo’ e non deve ripetersi”, scrive su Twitter la sindaca di Roma. Ed e’ in prima fila il Pd nel chiedere che l’indignazione si sostanzi in atti concreti. “Chiedere quanto meno chiarimenti sulla manifestazione di Fn di marcia su Roma, sospendere l’iniziativa e sciogliere il movimento politico, ai sensi della legge 645/52”, sono i capisaldi di un’interrogazione parlamentare rivolta al ministro dell’Interno, Marco Minniti, presentata dalla senatrice Pd Laura Puppato e sottoscritta da senatrici e senatori Dem, tra i quali Chiti, Esposito, Sangalli, Orru, Pezzopane, Lo giudice e Fabbri. Nell’interrogazione si denuncia come la manifestazione indetta da Fn per il 28 ottobre “si configuri come un’evidente, ulteriore provocazione alla nostra Costituzione, alla storia e ai valori della Repubblica, rievocando un evento che ha segnato l’ascesa al potere del Pnf in Italia”.[irp]

E’ sempre al titolare del Viminale che fa appello Emanuele Fiano, con un’altra interrogazione, gia’ sottoscritta da 45 deputati Dem. “Quali iniziative urgenti il ministro dell’Interno intende adottare per impedire che l’iniziativa dell’estrema destra convocata per il 28 ottobre si possa svolgere e qual e’ la sua opinione sulla legittimita’ giuridica di un movimento come Forza Nuova? Una cosiddetta ‘marcia dei patrioti’, con la quale si invitano i ‘camerati’ di ogni parte d’Italia ad unirsi e marciare su Roma ‘contro la legge sullo ius soli’, che rischia di trasformarsi in una giornata tragica per il nostro Paese”, si legge nel testo dell’interrogazione presentata alla Camera e indirizzata a Marco Minniti. “Al di la’ delle fondate gravi preoccupazioni di ordine pubblico – si prosegue – e al di la’ del carattere offensivo per la memoria di quanti hanno sacrificato la propria vita a difesa della nostra Repubblica, e’ assai discutibile, per i toni e i contenuti utilizzati, la legittimita’ di una simile ‘manifestazione’ in base alla normativa vigente, ed in particolare alla luce dei divieti posti dalle leggi Scelba e Mancino”. Al momento, non e’ stato ancora formalizzato in Questura alcun preavviso di manifestazione. In un post datato 3 settembre, Forza Nuova parla di “macchina organizzativa in moto” e chiede “il sostegno concreto” (bandiere, striscioni, auto, pullman, benzina) ai sostenitori: l’appello e’ a sfilare “contro un governo illegittimo, per dire definitivamente no allo Ius soli e per fermare violenze e stupri da parte degli immigrati che hanno preso d’assalto la nostra Patria”. Il Questore di Roma, Guido Marino, “valutate le condizioni dell’ordine pubblico e la concomitanza di altre iniziative”, ha invece vietato un’altra manifestazione, pubblicizzata sul profilo Facebook del movimento politico ‘Roma ai Romani’, prevista per le ore 20 di venerdi’ 8 settembre con itinerario, non precisato, lungo le vie del Tiburtino III.[irp]

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redazione