di Maurizio Balistreri
Iscrizione agli asili nido comunali, agevolazioni per gli affitti, sconti sulle bollette delle utenze domestiche, rateizzazione delle cartelle esattoriali e definizione delle rette universitarie. Sono alcuni dei servizi a rischio poiché il nuovo modello dell’Indicatore della situazione economica equivalente non e’ ancora pronto. A rallentare la corsa del nuovo “riccometro”, denuncia Unimpresa, e’ la convenzione, non ancora stipulata, fra i Centri di assistenza fiscale e l’Inps. Unimpresa, cui aderiscono 900 Caf sparsi su tutto il territorio nazionale, ricorda che il nuovo Isee sarebbe dovuto partire gia’ dall’1 gennaio. Tuttavia, i Caf non possono emettere i nuovi modelli poiché va aggiornato l’accordo con l’Inps necessario a definire la remunerazione di questo servizio erogato ai cittadini.
Salvo casi par ticolari, i coniugi e i figli minori, anche se non conviventi, fanno parte dello stesso nucleo. Vanno inoltre aggiunte le altre persone presenti sullo stato di famiglia. I figli maggiorenni, non conviventi con i genitori e a loro carico ai fini Irpef, se non sono coniugati e non hanno figli, fanno parte del nucleo familiare dei genitori. Nel caso in cui genitori appartengano a nuclei distinti, il figlio maggiorenne, se a carico di entrambi, fa parte del nucleo familiare di uno dei genitori, da lui identificato. In caso di richiesta di prestazioni rivolte a minorenni e/o prestazioni universitarie, il ge nitore non convivente e non coniugato e’ attratto nel nucleo familiare purché: non abbia figli con persona diversa dall’altro genitore del beneficiario della prestazione; non sia tenuto a versare assegni di mantenimento; non sia escluso dalla patria potesta’; non risulti estraneo al beneficiario in termini di rapporti affettivi ed economici. Sempre con riguardo all’Isee universita’, Unimpresa ricorda che lo studente non convivente nel nucleo familiare di origine, che non risulti autonomo (residente fuori casa da almeno due anni e con reddito non superiore a 6mila euro) e’ attratto nel nucleo familiare dei genitori. I beneficiari di prestazioni socio sanitarie o di corsi di dottorato hanno la facolta’ di dichiarare, per l’accesso a tali prestazioni, un nucleo familiare ristretto, composto da loro stessi e dal coniuge e figli se presenti.