“Miglioriamo il mostro sport, sognare si puo'”: Urbano Cairo presidente di Rcs Mediagroup e del Torino scommette sul futuro dello sport azzurro e sceglie Trento, per 4 giorni capitale dello sport italiano, per lanciare una sfida che coinvolge campioni, governo e privati.
“Lo sport italiano ha avuto grandi successi in passato ma oggi vive un momento delicato, lo stesso vale per il calcio che e’ in una fase di ripensamento e rilancio. Viviamo ancora un momento non facilissimo, lo vediamo con la nazionale che non riesce a vincere, ma abbiamo un movimento di grande dimensione e noi vogliamo fare qualcosa di importante. Adesso eleggeremo il presidente federale e speriamo faccia presto le riforme”, si augura il presidente del Torino che oggi al Teatro sociale di Trento ha inaugurato il Festival dello Sport, presenti Andrea Monti, direttore della Gazzetta, co-organizzatore dell’evento insieme al Trentino, presenti anche il presidente della Provincia, Ugo Rossi e il sindaco della citta’ Alessandro Andreatta.[irp]
“Dobbiamo tornare ad essere competitivi, perche’ dove c’e’ competizione si cresce – ha aggiunto Cairo – e questo deve essere il nuovo punto di partenza”. Assente giustificato, per impegni parlamentari, il sottosegretario alla Presidenza del Consiglio, Giancarlo Giorgetti, che sara’ presente domani in una giornata che vedra’ il faccia a faccia tra il presidente Uefa, Aleksander Ceferin, e il numero 1 dell’Eca e della Juventus, Andrea Agnelli (non ci saro’ invece il presidente Fifa, Gianni Infantino, per sopraggiunti impegni).
Ospiti della prima giornata le due medaglie d’oro Franco Nones (Grenoble ’68 nella 30 km di fondo) ed Elisa Di Francisca, (Fioretto a Londra 2012), nonche’ il pluriprimatista Giacomo Agostini, 15 volte iridato del motociclismo. L’uomo che 50 anni fa spezzo’ il dominio nordico nel fondo, vincendo a sorpresa la 30 km di fonde, ha ricordato quella gara passata nella leggenda e sopratutto sponsorizzato i Giochi 2026 che l’Italia si e’ candidata ad ospitare.[irp]
“Organizzare un’Olimpiade e’ un’occasione unica, incredibile. Ricordo che quando andavo ad allenarmi in Scandinavia mi chiedevano di dove fossi ma nessun conosceva la mia terra, salvo Cortina. Ecco, spero che si possa tirnare a organizzare i Giochi in quelle terre, equivarrebbe a un’altra medaglia”. La Di Francisca, neo mamma, ha invece gia’ ripreso ad allenarsi con vista Tokyo: “Voglio arrivare ai Giochi del 2020, prendere due medaglie, salutare tutti e fare altri due figli”.
Dulcis in fondo un altro mito dello sport italiano, ‘Ago’, che domani ripercorrera’ in sella ad una vecchia Moto Morini la Trento-Bondone che nel lontanissimo 1961 diede il via alla sua strabiliante carriera. “Tutti ancora oggi mi chiedono se sono geloso di quel record, se temo che qualcuno, Valentino o qualcun altro, possa portarmelo via e io rispondo candidamente di si’: perche’ e’ vero che i record sono fatti per essere battuti ma sono anche fatti per essere difesi e io non voglio mollarli a nessuno”, ha chiuso con una battuta applauditissima.