Calabria: centrodestra e Pd incerti, M5s punta su Aiello
I democrat spaccati sulla ricandidatura dell’uscente Oliverio. Fi sta valutando ipotesi alternative a Occhiuto
Pd e centrodestra ancora nell’impasse, il M5s in campo con un docente universitario come possibile candidato governatore. A due mesi dalle elezioni regionali, che in Calabria si terranno il 26 gennaio (anche se si attende ancora il decreto ufficiale), il quadro politico registra poche certezze e tante incognite. Negli ultimi giorni, ad accelerare il passo, e’ stato il Movimento 5 Stelle, al termine di una fase estremamente travagliata che ha visto i pentastellati divisi al loro interno e nei rapporti tra la deputazione calabrese e il capo politico Luigi Di Maio. L’esito del voto sulla piattaforma Rousseau, che pure ha segnato una forte polemica, ora rientrata, tra i parlamentari M5s e il leader, ha, tuttavia, fatto chiarezza sul percorso dei pentastellati, che in Calabria si presenteranno con una lista, una possibile coalizione con altre forze civiche e un candidato governatore, indicato dal Movimento nel docente di Politica economica dell’Universita’ della Calabria Francesco Aiello, il quale si e’ riservato alcuni giorni di riflessione prima di sciogliere la riserva.
Il M5s continua ufficialmente a escludere un’alleanza in Calabria con il Pd, disorientando i democrat, gia’ alle prese con la spaccatura del partito sulla ricandidatura del governatore uscente, Mario Oliverio, osteggiata dal Nazareno. Il Pd ancora confida in un’intesa in extremis con i pentastellati e ancora lavora in questa direzione, alla luce di alcuni segnali di apertura provenienti da settori del M5s, ma resta alla ricerca del candidato governatore. La linea della segreteria nazionale guidata da Zingaretti di puntare su un profilo civico si e’ finora scontrata con il no di vari personaggi di spicco, come l’editore Florindo Rubbettino o il “superpoliziotto” che contribui’ all’arresto del boss mafioso Provenzano, Giuseppe Gualtieri, originario di Catanzaro, che si sono defilati a causa delle divisioni interne al Pd e al centrosinistra calabrese. L’autocandidatura dell’imprenditore Maurizio Talarico, noto come il “re delle cravatte”, non sta trovando molto seguito tra i democrat.
Non e’ comunque escluso che nelle prossime ore il Pd possa chiudere il cerchio puntando su un profilo politico e identitario, scegliendo un candidato presidente all’interno delle proprie fila e definendo un perimetro di alleanze nel quale dovrebbe attestarsi anche Articolo 1. Da tempo in campo, nonostante il veto del Pd nazionale, e’ il governatore uscente Mario Oliverio, la cui ricandidatura e’ sostenuta da due federazioni provinciali su cinque del Pd calabrese e da altre forze del centrosinistra, a conferma della frammentarieta’ della coalizione. Nel campo del centrosinistra, inoltre, resta da decifrare l’atteggiamento dei renziani di “Italia Viva”, che per il momento escludono la presentazione di una propria lista alle Regionali ed il sostegno a Oliverio, dicendo di essere interessati soltanto a proposte di vero rinnovamento. C’e’ molta incertezza anche nel campo del centrodestra, nel quale prosegue il “braccio di ferro” sul nome del candidato governatore: Forza Italia ha proposto il nome del sindaco di Cosenza, Mario Occhiuto, ma la Lega ha detto no e anche Fratelli d’Italia ha espresso parecchie possibilita’.
L’indicazione del candidato presidente della Regione per il centrodestra spetta comunque a Forza Italia, che sta valutando ipotesi alternative a Mario Occhiuto, compresa quella del fratello Roberto, vicecapogruppo forzista alla Camera. Tra i “papabili” anche il sindaco di Catanzaro, Sergio Abramo, e il magistrato Caterina Chiaravalloti, figlia di Giuseppe, gia’ governatore della Calabria dal 2000 al 2005. Nei prossimi giorni si attende, tra i leader della coalizione, Silvio Berlusconi, Matteo Salvini e Giorgia Meloni, un nuovo confronto, ritenuto decisivo da ambienti del centrodestra calabrese. In campo ci sono gia’ altri due candidati che correranno in autonomia: il geologo Carlo Tansi, gia’ direttore della Protezione civile della Regione Calabria, che guidera’ la lista “Tesoro Calabria”, e Giuseppe Nucera, gia’ presidente di Confindustria di Reggio Calabria, in lizza con “La Calabria che vogliamo”.