Arrestato presidente Catania Pulvirenti. Lui: “Dimostrerò totale estraneità ai fatti”. Ascolta le intercettazioni

‘I TRENI DEL GOL’ L’imprenditore è accusa di aver truccato le partite al fine di impedirne la retrocessione. Tra gli indagati anche i vertici del Messina Lo Monaco, Ferrigno e Failla VIDEO

Arrestato presidente Catania Pulvirenti. Lui: “Dimostrerò totale estraneità ai fatti”. Ascolta le intercettazioni

Sette dirigenti del Catania tra i quali il presidente Antonino Pulvirenti, il suo vice Pablo Cosentino e l’ex direttore sportivo del Catania Daniele Delli Carri, sono stati arrestati su ordine della Direzione distrettuale antimafia (Dda) di Catania. Gli arrestati sono accusati a vario titolo, di frode in competizioni sportive e truffa: avrebbero comprato le partite alterando così i risultati degli incontri della squadra etnea e l’esito del campionato di serie B. Le indagini sono condotte su ordine della locale Procura Distrettuale della Repubblica di Catania, con l’ausilio di personale delle Digos delle Questure di Roma, Chieti e Campobasso e del Compartimento della Polizia Postale di Catania.  Nell’inchiesta finora risultano una ventina di indagati, ai quali e’ stato notificato un avviso di garanzia.

Tra questi nell’operazione che la polizia ha chiamato “I treni del gol”, figurano anche i vertici del Messina Calcio: Pietro Lo Monaco, proprietario, Fabrizio Ferrigno, direttore sportivo e Alessandro Failla, amministratore delegato. Sono indagati anche vari calciatori, come Alessandro Bernardini del Livorno, Riccardo Fiamozzi del Varese, Luca Pagliarulo e Matteo Bruscaggin, entrambi del Trapani. Pulvirenti si dichiara “estraneo” alle accusa di aver combinato alcune partite dei rossoblù per consentire alla sua squadra di salvarsi dalla retrocessione dalla Serie B. Il patron del Catania ha affidato al suo avvocato, Giovanni Grasso, il proprio pensiero dicendosi “certo di potere dimostrare la totale estraneità ai fatti”. L’ex patron della Windjet, ha quindi espresso “massima fiducia nella magistratura”. Secondo quanto riferito da Grasso, inoltre, Pulvirenti “intende prendere delle decisioni immediate sul suo ruolo nella Società Calcio Catania, al fine di potersi difendere con la massima serenità e di salvaguardare gli interessi della società sportiva”. Per il Questore di Catania, Marcello Cardona, “c’e’ un quadro probatorio estremamente chiaro che riguarda sia le scommesse sia le attivita’ di corruttela gravissime, dove sono state individuate anche le somme di denaro portate e date. Una cosa molto complessa”.

https://youtu.be/KI3jBwDPPJE

Pulvirenti, è tra le 7 persone finite ai domiciliari con l’accusa di aver truccato le partite della squadra rossoblù al fine di impedirne la retrocessione. Imprenditore 53enne, ex numero uno della compagnia aerea a basso costo Windjet chiusa nel 2012, Pulvirenti, è il patron della società etnea dal 2004, e in 11 anni ha portato il club in Serie A, battendo il record di permanenza nella massima serie, salvo poi retrocedere in Serie B al termine della stagione 2013/14. A finire in manette nella sua abitazione di Francavilla al Mare, anche l’ex direttore sportivo del Pescara Daniele Delli Carri, protagonista con il Pescara di Zeman nella promozione di tre anni fa in Serie A. Dopo l’esperienza con il Pescara aveva lavorato con il Genova e recentemente con il Catania. Perquisizioni sono in corso in tutta Italia. Intanto, il presidente della Lega di Serie B Andrea Abodi  puntualizza che “il rischio di invalidare il campionato non esiste. Per definizione la responsabilità è individuale, quindi risponde chi paga”.

“La situazione è circoscritta – aggiunge – anche se indubbiamente c`è un`incidente sulla competizione stessa. A questo punto mi auguro soltanto che, al di là della competizione che si è appena chiusa, si possa riaprire la nuova sotto gli auspici migliori e che ci sia un processo che velocemente ci consenta di iniziare la competizione”. In campo anche il Codacons, pronto a promuovere un’azione risarcitoria in favori dei tifosi del Catania calcio per lo scandalo delle partite comprate, che ha portato oggi all’arresto dei vertici della societa’. “Presenteremo oggi stesso formale costituzione di parte offesa dinanzi la Procura di Catania, in rappresentanza della collettivita’ danneggiata dai gravi reati contestati -si legge in un comunicato del Codacons- e abbiamo deciso di lanciare una azione risarcitoria in favore dei tifosi delle squadre coinvolte nello scandalo e di chi ha scommesso sulle partite incriminate”.

https://youtu.be/nETNfMXZOOc

Articolo aggiornato alle 13:24