Prove di Champions. Ancora senza i nazionali impegnati in Coppa America ed Europei e aspettando Higuain, la Juve centra la sua prima vittoria alla International Champions Cup superando 2-1 il Tottenham e riscattando cosi’ la sconfitta ai rigori di qualche giorno fa col Melbourne Victory. La citta’ australiana stavolta porta fortuna ai bianconeri che mettono in mostra i primi gioielli arrivati dal mercato, Benatia e Pjanic, con la gara gia’ in discesa dopo un quarto d’ora: apre Dybala, raddoppio proprio dell’ex Bayern. Nella ripresa, complici i cambi e una condizione fisica non ancora al meglio, la Juve subisce il ritorno degli Spurs, che accorciano le distanze con Lamela, ma porta a casa la vittoria e soprattutto ottime indicazioni dal punto di vista tattico. Allegri infatti, come annunciato alla vigilia, prova la difesa a quattro con l’esordio di Benatia al centro con Rugani e il giovane Lirola a destra, con Alex Sandro sull’altra corsia. In mezzo al campo Lemina e Asamoah supportano Hernanes mentre Pjanic e Pereyra giocano alle spalle di Dybala. Pochettino punta sul 4-2-3-1 col neoacquisto Wanyama a protezione della difesa assieme a Mason e in avanti l’altro nuovo arrivato Janssen con Son, Carroll e Chadli a sostegno. Bianconeri avanti al 6′: gli Spurs perdono palla con Ball a centrocampo sul pressing di Pereyra che serve Dybala al limite, sinistro vincente dell’attaccante sul quale Vorm non puo’ nulla.
La Joya e’ in grande spolvero e qualche minuto dopo, su un’altra leggerezza della difesa degli Spurs, costringe il portiere olandese a rifugiarsi in angolo. Sugli sviluppi del corner ecco il raddoppio, col cross di Pjanic in area e lo stacco vincente di Benatia. Avanti di due gol, la Juve si rilassa, forse un po’ troppo, concedendo piu’ campo al Tottenham che in almeno un paio d’occasioni si rende pericoloso dalle parti di Neto, prima con un colpo di testa di Son che finisce largo e poi con un pallone in mezzo che Hernanes svirgola in modo goffo prima dell’uscita del portiere brasiliano. Nel finale si rivede la Juve, in particolare con una bella iniziativa di Lirola sulla destra, ma stavolta la difesa inglese regge. Alla ripresa la Juve si presenta con Marrone al posto di Benatia e Cerri per Pereyra e all’8′ la squadra di Allegri sfiora il tris con Pjanic che, imbeccato da Hernanes, e’ bravo a scattare sul filo del fuorigioco presentantosi a tu per tu col portiere salvo poi calciare alto. La risposta del Tottenham e’ in un sinistro di Lamela dal limite che Rugani devia in angolo. Ma l’appuntamento col gol e’ solo rinviato: e’ il 22′, Wanyama ruba palla a centrocampo a Hernanes e serve l’ex Roma che con un rasotterra sinistro a incrociare trova l’angolino per l’1-2. La Juve prova a reagire con una iniziativa solitaria di Rugani ma nel finale, con tanti Primavera in campo, e’ decisivo Neto, che si salva prima su Lamela e poi su Harrison.