Milan solo un pari a San Siro contro il Cagliari. E Ibra pensa a Rashford

Zlatan_Ibrahimovic

Zlatan Ibrahimovic

Il Milan non va oltre l’1-1 contro il Cagliari, e vede la zona Europa sempre più lontana. Allora a riaccendere le fantasie rossonere ci pensa il mercato. Marcus Rashford piace (e molto) anche a Zlatan Ibrahimovic, che lo conosce da vicino. “Ho giocato con lui quando era giovane ed era già forte forte. Oggi è un uomo più maturo, ha fatto grandi cose al Manchester United. Può giocare a sinistra, a destra e in mezzo: fa la differenza in tutte le posizioni”, racconta il senior advisor di RedBird prima di Milan-Cagliari.

Il Milan ha segnato 18 gol in meno dell`Inter, 16 dell`Atalanta, 7 della Lazio, 4 di Juventus e Fiorentina. E anche gli ultimi tre risultati a San Siro (pareggio per 0-0 con il Genoa e doppio 1-1 con Roma e Cagliari), arrivati dopo una caterva di occasioni sciupate, sono più che un campanello d`allarme. Solo un pareggio a San Siro, infatti, per i rossoneri di Conceiçao, reduci dal trionfo in Supercoppa ma rallentati dalla terzultima in classifica. Chance in avvio per Viola, tentativi dalla distanza di Hernandez e Reijnders. Prima dell’intervallo Maignan salva su Felici. Traversa di Pulisic, botta e risposta in quattro minuti: la sblocca Morata, rimedia Zortea con l’errore di Maignan. Pulisic spreca il nuovo vantaggio, lui come Abraham nel finale. Martedì il Milan sarà in campo nel recupero a Como.

Deluso Sergi Conceicao

“Mi aspettavo di più sotto tutti i punti di vista – afferma amareggiato Sergi Conceicao -. Da quando sono allenatore, da 13 anni, questo è stato il primo tempo peggiore che ho visto. Ci è mancato ritmo e vivacità. Il Cagliari giocava a protezione della porta e noi dovevamo trovare gli spazi anche se la profondità era poca. Non siamo stati né bravi né intelligenti sotto questo aspetto. Meglio nella ripresa con tanti tiri, ma loro hanno guadagnato un po’ di tempo. Capisco la strategia dell`avversario, ma allora l`arbitro non può assegnare cinque minuti di recupero. In ogni caso noi dovevamo fare molto di più. I problemi del Milan sono sia mentali che fisici: serve lavorare per migliorare, dobbiamo uscirne insieme. Sono arrabbiato perché non abbiamo fatto quanto preparato, c`è da migliorare”.

Conceiçao ha aggiunto: “Ci è mancata ampiezza, quando avevamo larghezza eravamo troppo fermi. Quasi filmavamo la partita. Serve più supporto a Leao e Pulisic, questo è stato uno dei problemi. Troppo generosi gli attaccanti del Milan? Loro sono altruisti, questo va bene e mi piace. Ma in certi momenti devono essere più pragmatici: il calcio è semplice, davanti alla porta serve essere egoisti. A volte cerchiamo cose difficili e non mi va bene”. E in chiusura sul suo avvento tra regole e disciplina: “Non è il mio modo di fare, non sono venuto per imporre regole. Ogni allenatore ha le proprie, ma si tratta di cose semplici legate agli orari e al coinvolgimento di tutti. Prendiamoci le nostre responsabilità”.